A poche ore dalla scadenza del tempo utile per regolarizzare l’iscrizione non c’è nessuna notizia sicura su quello che sarà il futuro della Robur. Abbiamo volutamente abbandonato l’inseguimento di voci e indiscrezioni, scegliendo la strada di commentare solo ed esclusivamente le notizie ufficiali che, a oggi, ancora non ci sono.
Unica cosa certa è che domani sarà il giorno decisivo e questa volta, visto che non per scelta delle parti in causa, bensì imposta dalle istituzioni calcistiche, ci crediamo.
Quale sarà il futuro della Robur? Bella domanda che meriterebbe una bella risposta, ma sarà così? Se le notizie che leggiamo qua e là o le dichiarazioni rilasciate da più parti sono attendibili, ci sembra di capire che la famiglia Mezzaroma interverrà, non sappiamo in quale misura, per iscrivere la Robur al prossimo campionato di serie B.
Sarebbe un primo passo, ma non possiamo fare a meno di chiederci perché questo non è stato fatto entro il 30 di giugno, evitando così ulteriori penalizzazioni.
Ad iscrizione avvenuta, sempre secondo quanto riportato da più organi di informazione, la società passerebbe nelle mani di un non ben identificato fondo straniero che, di fatto, acquisirebbe le quote dalla famiglia Mezzaroma, iniziando così una nuova storia.
Il primo obiettivo sarebbe raggiunto, la Robur continuerebbe la sua vita evitando il fallimento, un’umiliazione che la sua storia non merita.
Ma al tifoso comune, a chi ama la Robur, a chi la segue con passione e partecipazione, interessa anche sapere se quella trovata (se verrà trovata) sarà LA soluzione o UNA soluzione, se sarà una rinascita o il prolungamento di un’agonia.
Siamo ottimisti per natura, ma le dinamiche cui stiamo assistendo, guardandole da un’ipotetica finestra, non aiutano certo a capire e a rispondere a questi dubbi.
Tra poche ore ne sapremo di più sperando che le buone nuove (se buone saranno) non ci costringano, ancora una volta, a ricorrere alle parole di Tancredi Falconeri, nipote del Principe Fabrizio, ne il Gattopardo: « Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi. »
Pessimisti? Assolutamente no, solo realisti.
Siena Club Fedelissimi