Quello che è successo all’Antella domenica mattina avrebbe molto da insegnare a tutti coloro che considerano come “sport” sempre le solite discipline. Che regaleranno tanti successi o la visibilità della vetrina mediatica nazionale, ma che non riescono quasi mai a fornire quelle emozioni autentiche che il “vero” sport, quello dei non professionisti e dei giovani, riesce invece sempre a regalare, lontano dal business e dalle prime pagine dei giornali.
Appunto, domenica mattina la Chianti Banca Siena Baseball è riuscita a scrivere una fantastica pagina di storia dello sport cittadino in generale e del baseball in particolare, battendo, al primo incontro in assoluto, una formazione che porta sulle casacche il nome di una città che è la vera patria del baseball italiano ed una delle primissime realtà a livello Europeo: Nettuno. Quella Nettuno che sembra un tabù riuscire a vincere, è stata invece costretta ad inchinarsi a quella squadra che veste i colori della Balzana, grazie ai lanci di Bettle Castillejos, il lanciatore bianconero che ha, di fatto, costretto i nettunesi a rimanere al palo con una magnifica prestazione sul monte di lancio.
Sarà anche stato lo Junior Nettuno B, ma bisogna ricordare che questa è comunque la terza forza del girone nettunese della Little League laziale, e poi battere i tirrenici è sempre una soddisfazione. Una soddisfazione, questa, che ha di fatto cancellato la delusione per la sconfitta per un solo punto di distacco (10 a 9), maturata nella serata di sabato contro il San Lazzaro ’90, la formazione bolognese che, comunque, in classifica è costretta a rimanere dietro i senesi. Proprio contro il San Lazzaro va segnalato il doppio di Paul Castillejos (1 su 2 nel box) ed il “1000” (ancora una volta) in media battuta di Gaia Benvenuti. E’ doveroso comunque ricordare che sabato la Chianti Banca è stata costretta a giocarsi due partite, avendo affrontato – e battuto – in tarda mattina l’Arezzo per 10 a 6 (lanciatore vincente Giordano, autore di otto strike outs, 2 su 2 in battuta di Miguel Sacchi ed 1 su 1 di Gaia Benvenuti, la più continua nel box di battuta dei giocatori bianconeri): fatto questo che, per la regola dell’utilizzo dei lanciatori, avvalora ancora di più la prestazione dei bianconeri contro la formazione bolognese.
E’ comunque doveroso, in questa cronaca degli ultimi due giorni del torneo di Antella delle Tuscany Series, concentrare la nostra attenzione sull’epica vittoria contro il Nettuno. Una partita nella quale i giocatori bianconeri hanno dato, veramente, il meglio di se stessi. A partire da Paul Castillejos, che ha messo a segno un fuoricampo al 1′ ed un fantastico 2 su 2 in battuta, come Davide Drusiani (anche lui 2 su 2) o, ancora, sempre lei, di Gaia Benvenuti: 1 su 1 nel box, con un doppio. In totale i senesi hanno messo a segno 10 valide, a fronte delle sole 4 concesse agli avversari. Proprio Drusiani aveva avuto una difficile partenza nella prima ripresa, subendo quattro punti dagli avversari, anche grazie ad una serie di basi ball concesse, salvo poi riprendersi subito al secondo inning. Il parziale di 4 a 0 alla prima ripresa non impensieriva i bianconeri e non li demotivava affatto. Il Siena riusciva ad accorciare le distanze, mettendo a segno un punto nella parte bassa del primo inning e due nel secondo, portandosi su un inaspettato e confortante 4 a 3. Al 3′ il Nettuno allungava ancora, segnando altri due punti ed andando sul 6 a 3, ma, nel proprio turno in attacco, il Siena segnava quei quattro punti che hanno, di fatto, deciso la partita sul 7 a 6 per il Siena. All’ultimo inning, poi, ecco il capolavoro di Bettle Castillejos, vero e proprio eroe della giornata. Salito sul monte come rilievo di Drusiani, il pitcher senese riusciva ad annullare le bocche di fuoco degli avversari (per altro abbastanza spente durante tutta la partita), concedendo solo una valida e realizzando un importante strike out. Alla fine, l’esplosione di gioia finale: fa tutto Bettle Castillejos, con due assistenze per due eliminazioni in prima ed uno strike out, poi dopo l’ultima eliminazione il 9 di Barroso e Mancini è entrato nella storia, battendo il Nettuno per 7 a 6.
Tirso Petraccone