Sette punti nella gara amichevole persa dalla Mens Sana contro il Galatasaray, due punti nella successiva sfida vinta dai biancoverdi contro la Cimberio Varese: questi i punteggi personali del capitano Tomas Ress con Siena che è arrivata terza nel torneo del Geovillage disputato la scorsa settimana ad Olbia.
Due match che sono stati utili per aumentare l’amalgama e la conoscenza reciproca in un gruppo giovane ed ampiamente rinnovato. E anche due match che sono serviti al capitano mensanino per aumentare la propria condizione fisica in vista del primo impegno ufficiale stagionale, la Supercoppa italiana che l’8 ottobre vedrà il team senese opporsi sul parquet del PalaEstra proprio alla Cimberio Varese.
Tomas Ress, quali sensazioni e considerazioni dopo il torneo ad Olbia?
“E’ stato un torneo di alto livello nel quale abbiamo affrontato due squadre importanti con il Galatasaray che è un avversario europeo e Varese che affronteremo nella Supercoppa italiana. Sono due team molto preparati, Varese ha già qualche gara nelle gambe più di noi perché devono giocare il preliminare per entrare in Eurolega anche se hanno avuto un paio di infortuni e al momento non sono al completo. Contro di loro siamo stati esuberanti, siamo partiti molto forte nel primo quarto e poi abbiamo mantenuto un buon livello di attenzione per non farli mai rientrare nel match”.
In vista della Supercoppa italiana ormai vi conoscete bene, visti gli incontri che ci sono stati nel precampionato.
“Sicuramente stiamo giocando spesso contro di loro, è vero. Noi teniamo tanto alla Supercoppa italiana anche per chiudere il grande ciclo vincente dello scorso anno con i trionfi in Coppa Italia e con lo scudetto”.
Coach Crespi ha già utilizzato belle parole per Nelson e pian piano, anche ad Olbia, i nuovi arrivati stanno mostrando delle qualità positive, non credi?
“Nelson è un giocatore di grande esperienza e maturità, ha la mia stessa età e gioca ad un buon livello europeo da tantissimi anni. Conosce il basket europeo e anche qui si sta ambientando molto bene. Gli altri giocatori giovani hanno prestazioni un po’ altalenanti, ma questo è il precampionato ed è anche normale che sia così. Se devono sbagliare è meglio che lo facciano adesso rispetto a quando le gare conteranno. Possiamo comunque migliorare ancora tantissimo in queste settimane per poter iniziare alla grande il campionato”.
Tomas, come stai vivendo questa esperienza da capitano della squadra?
“E’ cambiato poco dall’anno scorso, sto cercando di far capire ai ragazzi l’importanza di giocare a Siena. L’importanza per questa maglia ma anche per le loro carriere dato che da qua sono usciti dei giocatori importanti che per tanti anni hanno disputato l’Eurolega e qualcuno ha anche vinto questa competizione. Loro mi vedono come un punto di riferimento anche per i miei capelli bianchi (e ride, ndr). Sono tutti ragazzi a posto, è un gruppo veramente molto bello e non c’è nulla di cui lamentarsi”.
Tra l’altro sei sempre il primo che arriva all’allenamento, sempre in largo anticipo: il tuo orologio va male o cosa?
“(ride, ndr) Mi piace arrivare presto. Vengo sempre volentieri in palestra anche per fare un po’ di esercizi”.
Questa estate c’è stato anche il tuo rinnovo di contratto: alla fine avrai passato praticamente una vita in biancoverde.
“Sì, ed è stata una bella vita. Con il rinnovo arriverò a otto anni in biancoverde, passati con tanti successi e con Final Four di Eurolega: una carriera davvero stupenda qui. Mai nella vita avrei pensato di poter partecipare a qualcosa del genere. Ma penso che in pochi giocatori di basket potrebbero anche solo immaginare una carriera del genere fatta di tanti trionfi e soprattutto poter stare quotidianamente con così tanti campioni come è successo a me. E’ stato bellissimo: ancora non è finita però finora è stato meraviglioso”.
Tomas, un commento sulla Nazionale: l’ottavo posto all’Europeo è un risultato positivo a tuo avviso?
“Nel primo girone hanno fatto benissimo, poi sono un po’ calati. Nei playoff sono venute fuori delle squadre veramente toste e la nostra Nazionale ha fatto un po’ di fatica. Ma si vede il lavoro di Simone Pianigiani, l’avevo già detto quando anche io sono andato in Nazionale. Il lavoro di Pianigiani si vede nel lungo periodo: per formare un gruppo e per conoscersi bene ci vuole ovviamente un po’ di tempo”.
Gennaro Groppa
(dal Corriere di Siena)