Questa Mens Sana ha veramente tante facce: forse è questo l’elemento che più la caratterizza ed identifica rispetto alle squadre che Siena ha avuto nelle scorse stagioni. A seconda delle serate può essere la Montepaschi dei lituani, quando Lavrinovic e Kaukenas regalano grandi prestazioni. In parte è stato così anche ieri, quando la guardia ed il lungo di Vilnius hanno segnato canestri importantissimi nel corso del terzo quarto. Oppure può essere la Mens Sana degli italiani, elemento e caratteristica forse non creduta possibile fino a qualche stagione fa. E invece adesso nella Montepaschi giocano, e bene, molti italiani: dai veterani Carraretto e Ress ai “nuovi” Aradori e Michelori. Anche ieri la loro prova è stata buona. O infine può essere la Mens Sana dei nuovi arrivati “a stelle e strisce”: McCalebb e Hairston. Il loro compito era probabilmente il più difficile. Dovevano sostituire due idoli della tifoseria senese come McCalebb, per due anni consecutivi miglior playmaker dell’intera Eurolega, e Romain Sato, il miglior giocatore dell’ultima Mens Sana acquistato con un contratto di milioni di dollari dal Panathinaikos. E possiamo già dire che entrambi sono riusciti al meglio a centrare questo obiettivo, nonostante le difficoltà incontrate e superate. Hairston, dopo l’infortunio di inizio stagione, è stato a lungo considerato quasi come un “oggetto misterioso” ed è poi risorto sul palcoscenico più importante. E cosa dire di McCalebb, che dopo un inizio di stagione fulminante e un brutto infortunio, è riuscito a tornare sugli eccellenti livelli di novembre- dicembre? Ieri hanno gasato il pubblico con numeri di alta scuola, Hairston addirittura ha realizzato un alley hoop che di solito si vede nei match che si giocano dall’altra parte dell’oceano. Insomma, è una Mens Sana dalle mille facce. Tutte splendide.
Gennaro Groppa