Anche per il 2024 continua il progetto “Un euro di solidarietà”, con il Comune di Montepulciano e le associazioni del territorio nuovamente impegnate nella lotta contro la povertà e l’emarginazione sociale. Per ogni pasto consumato durante gli eventi gastronomici che aderiscono sarà donato un contributo per finanziare progetti di reinserimento sociale destinati a persone a rischio di emarginazione e senza sussidi.
“L’iniziativa, ripresa già nel 2023 dopo la pausa dovuta al Covid, vede anche quest’anno le associazioni che somministrano pasti in occasione di feste, sagre e manifestazioni aperte al pubblico raccogliere contributi economici da versare in un fondo di solidarietà istituito dal Comune. Un segnale importante che consentirà a chi partecipa a queste manifestazioni e alle associazioni che le organizzano di lanciare un messaggio concreto nella lotta alla povertà, per non lasciare indietro nessuno”, commentano l’assessora alle politiche sociali Angela Barbi e l’assessore all’associazionismo, Alberto Millacci (nella foto).
Il protocollo d’intesa, firmato lo scorso anno e con durata biennale, stabiliva che, per ogni pasto somministrato durante gli eventi, un euro venga devoluto al “Fondo di Solidarietà” del Comune, finalizzato a sostenere l’inserimento sociale di persone in difficoltà. In cambio, il Comune riconoscerà alle associazioni aderenti l’utilizzo gratuito del suolo pubblico necessario per l’organizzazione degli eventi, oltre a dare visibilità agli eventi stessi attraverso i propri canali di comunicazione.
Dal 2019 al 2023, le associazioni hanno versato oltre 35mila euro, che, insieme alle risorse comunali, hanno permesso di finanziare 119 progetti di inserimento sociale.
“È intenzione dell’Amministrazione comunale fare un punto con le associazioni a fine anno e andare verso una proroga del progetto anche per i prossimi anni, in modo da dare continuità a una misura che ha dato risultati importanti in termini di solidarietà”, aggiungono i due assessori titolari del progetto.
Il progetto era stato introdotto per la prima volta a Montepulciano nel 2013 e interrotto nel 2019 a causa della pandemia.