“Fare una politica con la P maiuscola: senza ideologie, basata sulle competenze e su ciò che è veramente realizzabile”. Ernesto Campanini riassume così il fine della sua nuova associazione Equosistema che nasce oggi, giovedì 22 aprile, per “rendere la comunità del nostro territorio fiorente, sana e dinamica, per questa generazione e per quelle a venire”, come recita una nota.
La scelta della data non è casuale: Equosistema nasce nello stesso giorno in cui si celebra l’Earth Day. Un atto significativo, sufficiente a fare capire l’importanza che questa nuova realtà attribuisce a temi come quello della sostenibilità(“intesa come integrazione tra salute ambientale, equità sociale e vitalità economica”, puntualizza il comunicato), della difesa dell’ambiente, della circolarità. “C’è grande entusiasmo – prosegue Campanini-. Ad oggi siamo una ventina di persone che stanno portando avanti un progetto. La nostra associazione ha radunato tanti esperti senesi di vari settori in modo da portare proposte utili per la città e per tutta la Toscana meridionale”. Ed infatti Equosistema vuole stimolare “il dibattito tra esperti di differenti discipline, decisori locali e la cittadinanza, si possa provare ad uscire da dinamiche viziose di ‘cattiva politica’, scuotendo Siena dalla sua ristretta visione cittadina, non più sufficiente per molti che aspirano a vivere, studiare e lavorare nella nostra città e nel suo territorio”, continua il testo del comunicato.
Per ora, come spiega Campanini –che di Equosistema è il presidente-, “intendiamo sviluppare una calendario di conferenze (ovviamente prima si attende l’andamento dell’emergenza epidemiologica e le misure governative ndr.) per sensibilizzare la cittadinanza su temi come quello della circolarità. Tante idee, su cui stiamo lavorando, riguardano il mondo dell’agricoltura, che può rappresentare un elemento di rilancio da un punto di vista lavorativo e turistico”.
L’associazione è composta da due organi: un Direttivo di cui fanno parte il presidente Ernesto Campanini, la vice presidente Marta Fabbrini, il segretario Alessandro Maria Baldi e la tesoriera Agnese Fattorini; un Gruppo scientifico i cui membri sono Edoardo Conticini, Niccolò Fattorini, Bendetto Rugani e Caterina Zei e Dario Caro. “In tanti, tra le persone che ci danno un contributo, lavorano all’estero e vogliono mettere a disposizione le loro competenze acquisite in altri paesi”, osserva Campanini. Uno di questi è Dario Caro che lavora all’Aarhus university, in Danimarca. “Ho trovato il progetto molto interessante per due motivi: da un punto di vista professionale lavoro da oltre 10 anni su questi temi, e poi c’è l’amore verso il mio territorio che dura da più di 30 anni”, sottolinea. “Quest’associazione è nata per fare capire a tutta la provincia che si può giocare un ruolo determinante sia sulla transazione ecologica che sull’Agenda 2030”.
Proprio sull’Agenda 2030, punto di riferimento per l’associazione, Campanini chiosa: “A Siena e in Italia siamo indietro rispetto ad altre realtà del Nord Europa. Dobbiamo lavorare ancora più profondamente. Adesso siamo in attesa del PNRR e delle indicazioni in merito del ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani. Alcune città si sono già mosse per ottenere le risorse del Recovery Fund, ma qui non è stato fatto molto. Noi ci mettiamo a disposizione per dare una mano”.
Marco Crimi