È scomparso, oggi in un ospedale di Firenze a 83 anni dopo una lunga malattia, Sergio Staino.
Il vignettista, regista e giornalista era nato a Piancastagnaio nel 1940 e per tutti è il babbo di ‘Bobo’, il suo personaggio che fece le prime apparizioni poco più di quaranta anni fa sulle pagine dell’Unità (giornale che avrebbe poi diretto, ndr.), anche se era ‘nato’ qualche anno prima sulla rivista ‘Linus’. Le vignette di Staino hanno accompagnato la transizione politica della sinistra italiana dal Pci al Pds fino al Pd.
Nel 1986 era diventato anche direttore di ‘Tango’, supplemento satirico dell’Unità sul quale pubblicavano strisce e tavole satiriche, o scrivevano anche Altan, ElleKappa, Riccardo Mannelli, Michele Serra, David Riondino, Gino e Michele, Francesco Guccini.
Ha inoltre scritto numerosi liberi e collaborato con i quotidiani Avvenire, La Stampa, Il Messaggero e con Raitre.
“Si era saputo imporre con il suo stile semplice ma straordinariamente incisivo. Pronto a impegnare anche le figure della famiglia, a farsi porre domande e a dare risposte, con la sua matita sempre dalla parte di chi lavora, di chi lotta, di chi è sfruttato. Non a caso teneva molto al sindacato, ad essere uno degli iscritti all’Associazione Stampa Toscana. Dove veniva personalmente, accompagnato dalla moglie. Ci mancheranno il suo lavoro, le sue intuizioni, i suoi “graffi””, così lo ricorda l’Ast.
“È stato un intellettuale che con l’ironia, l’intelligenza e la matita ha segnato un pezzo importante dell’immaginario della sinistra. Siamo tutte e tutti cresciuti con le sue vignette, i suoi personaggi, le sue battute fulminanti. Ci mancherà moltissimo e faremo in modo che nelle prossime settimane e prossimi mesi la comunità democratica lo ricordi con il grande affetto che a lui ci lega. Ai suoi cari e alle persone che gli hanno voluto bene e hanno lavorato con lui vanno le nostre più sentite condoglianze”. Lo dichiara in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.
“La morte di Sergio Staino mi riempie il cuore di tristezza”, è il commento di Matteo Renzi: “Sergio è stato spesso un feroce critico e allo stesso tempo un affettuoso fratello maggiore. Ma per me è sempre stato soprattutto una persona vera con cui confrontarsi e discutere. Il mio messaggio di condoglianze più affettuoso a Bruna, ai figli Michele e Ilaria, a tutti quelli che gli hanno voluto bene”.
Quello con Sergio, rimarrà per me un incontro unico, ricco di umanità e identità verso la propria terra natia che ha voluto omaggiare con amore, riconoscenza e senza alcun esitare”. Così il sindaco di Piancastagnaio Luigi Vagaggini. “Un artista pianese, amiatino, toscano, italiano, che, attraverso le sue opere-vignette, ha raccontato tutti noi attraverso una satira e una ironia sempre motivi di riflessione, al di là degli ideali o punti di vista di ciascuno di noi- si legge in un post -. Un saluto e una gratitudine per Staino, vicino, assieme a tutta l’amministrazione comunale, al dolore dei suoi cari”.
Vagaggini ha quindi ricordato quando scelse di affidare a Staino la realizzazione del Palio della sua città nel 2019 “in virtù delle sue qualità artistiche che nascono dalla libertà del pensiero e traggono origine anche dai suoi primi anni di vita a Piancastagnaio prima del suo trasferimento a Firenze – spiega- .Anni mai dimenticati, così come da lui stesso, più volte pubblicamente testimoniato”.
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