AdF investe in innovazione e competenze: nuovo laboratorio per le analisi delle acque. Torna sul territorio una struttura fondamentale per il core business dell’azienda, dotata di strumentazioni all’avanguardia, moderna e sostenibile, realizzata con un investimento di oltre un milione e 400mila euro.
Oggi (24 marzo), il taglio del nastro presso la sede di via Giordania a Grosseto, alla presenza del Prefetto della Città di Grosseto dott.ssa Paola Berardino, di Cecilia Buggiani in rappresentanza della Provincia di Grosseto, del vice sindaco Fabrizio Rossi, del presidente di AdF Roberto Renai, dell’amministratore delegato di AdF Piero Ferrari e di Don Marjan Gjini, vicario della zona Urbana.
“Il nuovo laboratorio di analisi di AdF – dichiara il vice sindaco Fabrizio Rossi – rappresenta un momento di grande rilevanza per Grosseto, che si dota di uno strumento all’avanguardia a tutela della salute dei cittadini. Un investimento consistente, sostenibile, che inoltre denota fiducia nelle potenzialità di crescita e sviluppo del nostro territorio e delle risorse che è in grado di offrire anche nella delicata congiuntura economica che affrontiamo in questi difficili mesi. Grazie al presidente Renai, all’amministratore delegato Ferrari e a tutta AdF per questo impegno concreto”.
“Questa inaugurazione è per noi molto importante perché concretizza l’impegno preso da AdF con i soci per internalizzare delle attività nel territorio – afferma il presidente Roberto Renai – L’obiettivo è stato realizzato e assume ancora più importanza in questo particolare momento di crisi pandemica che potrebbe sfociare in una economica e sociale. Con questa nuova struttura abbiamo raggiunto un altro risultato per la collettività ed il territorio”.
“L’avere un nostro laboratorio ci permette di effettuare in house tutte quelle analisi che sono lo strumento fondamentale per monitorare gli impianti e per il controllo della qualità dell’acqua potabile e delle acque depurate reimmesse nell’ambiente – aggiunge l’amministratore delegato Piero Ferrari – Inoltre, oltre a ottimizzare tempi di risposta e costi delle analisi, forti della nostra vocazione all’innovazione potremo testare nuove sperimentazioni, impianti pilota e trattamenti avanzati”.
Il nuovo laboratorio di analisi delle acque
L’investimento per il nuovo laboratorio di analisi, pari a oltre un milione e 400mila euro, ha permesso di realizzare una struttura all’avanguardia, moderna e sostenibile. I locali, ricavati da ex uffici e da parte del magazzino della sede di via Giordania a Grosseto, sono stati completamente riprogettati tenendo presente il flusso dei campioni, così da evitare contaminazione tra di essi, e con l’obiettivo di ridurre al minimo l’esposizione dei lavoratori a sostanze pericolose.
Gli strumenti acquistati da AdF sono tutti di ultima generazione e permettono di disporre di tecniche analitiche avanzate, per avere attendibilità dei risultati anche in relazione alla matrice da analizzare. Oltre alla strumentazione base, il laboratorio è dotato di apparecchi innovativi, tra cui il nuovo ICP MS a triplo quadrupolo, uno dei pochi presenti in Italia, che consente di analizzare matrici complesse con limiti di rilevamento superiori grazie alla sua capacità avanzata di rimozione delle interferenze.
Gli strumenti sono tutti automatizzati, in modo da aumentare l’affidabilità e la precisione delle analisi, l’ottimizzazione dei tempi di esecuzione e la protezione dei tecnici relativamente ad aspetti di sicurezza sul lavoro. In particolare spicca il robot per l’analisi automatizzata di vari parametri, dotato di un software di controllo che gestisce la sequenza ottimale per l’elaborazione dei campioni, anche complessi, attraverso la loro preparazione e/o digestione, aumentando produttività e flessibilità.
Tutti i campioni processati saranno tracciati attraverso il software Lims già utilizzato ad AdF, che consente di seguire in ogni momento il percorso del campione, dal prelievo fino all’emissione del rapporto di prova, assicurando la tracciabilità dei risultati e della loro validazione; permette anche di estrarre i dati per la loro elaborazione in modo da renderli fruibili sia dai clienti interni sia, attraverso il sito aziendale, dall’utenza esterna.