“Il Comune pensa al terzo settore senza coinvolgerci. Chiedo solo una cosa: fermatevi!”. Massimo Vita, presidente dell’Unione italiana ciechi di Siena, si appella all’amministrazione in modo che si fermi l’iter che porti all’istituzione di una nuova agenzia comunale del welfare.
Se passasse il voto favorevole all’istituzione nascerebbe una nuova agenzia con la funzione di supporto all’assessorato al welfare e alle politiche sociali e con un compito di collegamento delle iniziative che rientrano in questi ambiti mediante la collaborazione con parrocchie, contrade, Asl, Sds, Asp e popolazione senese. A deciderne l’organizzazione finale, la struttura, le dotazione economiche sarebbe la giunta con atti appositi mentre il suo funzionamento interno sarebbe regolato da un provvedimento dell’assessore di competenza Francesca Appolloni. La stessa Appolloni dovrebbe presiedere questa struttura. Tra gli obiettivi che l’Agenzia si pone c’è quello di sviluppare e sostenere le politiche della famiglia “riconosciuta ed affermata nella Costituzione” e “valorizzare il ruolo primario dei genitori nell’educazione dei figli”. L’Agenzia inoltre “sostiene i valori della cultura locale senese, lo sviluppo del senso identitario della cultura contradaiola e il riferimento all’attaccamento e alla reverenza del popolo senese nei riguardi della Madonna”
L’aula voterà la proposta d’istituire la nuova agenzia nel prossimo consiglio di mercoledì 30 giugno. Ci sono però i primi problemi con il mondo dell’associazionismo. “E’ qualcosa di incomprensibile, siamo venuti a saperlo solamente ieri pomeriggio”, accusa il presidente dell’Uici di Siena Massimo Vita. “Nessuna associazione è stata minimamente consultata. Non tolleriamo che si faccia qualcosa sul terzo settore senza condividere con chi il terzo settore lo rappresenta. C’è anche chi, tra i consiglieri comunali, non sapeva nulla al riguardo ma l’ha scoperto solamente leggendo l’ordine del giorno tra i lavori della prossima seduta “.
Il presidente di Uici Siena critica poi il documento: “Non specifica nulla ma rimanda ad un regolamento che l’assessore dovrà approvare con la giunta. Quale è lo scopo? Quale è la finalità ? Non si capisce quale sia il confine dove agirà questa agenzia e, soprattutto, non si capisce quale sia la necessità di avere una nuova struttura, non autonoma perché di nomina dell’assessore, quando esistono di già la società della Salute, la consulta del volontariato”.
MC