Filcams Cgil ha proclamato lo stato di agitazione del personale impiegato nell’appalto delle pulizie dell’Agenzia delle Entrate. Lo comunica il sindacato in una nota.
I lavoratori che svolgono le pulizie negli uffici delle sedi dell’Agenzia nel Senese “denunciano una condizione ormai fuori controllo: la società aggiudicataria dell’appalto ha comunicato alle organizzazioni sindacali che ha affidato il servizio in sub-appalto e che l’assunzione del personale è subordinata all’accettazione di una fortissima riduzione dell’orario lavorativo, differenziata tra le Regioni ma comunque non al di sotto del 30%”, prosegue il testo.
“Un taglio lineare assolutamente ingiustificato – spiega la Filcams Cgil di Siena – se non per la volontà di ridurre il costo del lavoro nell’ambito di una stessa attività di “labour intensive”. Una condizione inaccettabile poiché non supportata da documentazione oggettiva sulla diminuzione delle attività da svolgere. Ogni volta che si verifica il cambio di appalto, ed in questo caso siamo addirittura di fronte ad un sub-appalto, le lavoratrici e i lavoratori vedono decurtato il loro salario e peggiorare le condizioni lavorative.”
L’organizzazione sindacale chiama a responsabilità anche il committente Agenzia delle Entrate, “ente che, in quanto pubblico, dovrebbe garantire la congruità dell’appalto”.
“E’ ora di dire basta a queste paghe da fame e agli appalti e sub-appalti al ribasso! – conclude il sindacato – Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità dell’attività che svolge e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa, come sancisce l’Art. 36, co.1, della Costituzione Italiana”.