Al Liceo Piccolomini nasce la sezione sperimentale ‘Rondine’

L’istituto Piccolomini in co-progettazione con Rondine cittadella della pace comunica che, per l’anno scolastico 2024/2025, verrà attivata la sezione Rondine a partire dalla classe prima del Liceo economico sociale, un percorso sperimentale che porta il metodo Rondine all’interno dell’aula.

“Rondine è la citta della pace in provincia di Arezzo, che da anni forma giovani provenienti da zone di guerra facendoli diventare consapevoli di sé e consentendogli di superare la logica del nemico e della contrapposizione. La sezione Rondine è un’offerta formativa innovativa che ha l’obiettivo di rimettere gli studenti al centro dell’educazione scolastica e di sostenere una scuola capace di abituare i giovani a divenire cittadini globali, protagonisti di un nuovo mondo in un momento molto particolare del nostro tempo”, si spiega.

“Il programma didattico è formulato in un percorso stimolante e innovativo, che integra l’apprendimento delle nozioni cognitive (cognitive skills) caratterizzanti il percorso d’indirizzo con le abilità trasversali (soft skills) e quelle che aiutano ad affrontare la quotidianità (life skills).
Caratteristica peculiare della sezione rondine è un Consiglio di Classe coeso composto da Docenti formati al metodo rondine e fortemente motivati. Il metodo Rondine consiste in un percorso per la trasformazione dei conflitti, nel suo significato più esteso , applicando «la sfida» del cambiamento di prospettiva e promuovendo uno spirito di collaborazione che valorizza l’apprendimento e l’insegnamento”, continua una nota.

“La sezione rondine prevede anche il supporto di un tutor, una figura professionale nuova e innovativa, essenziale per lo sviluppo del gruppo-classe. Un facilitatore relazionale che sa applicare il Metodo Rondine e supporta la classe e i docenti per rafforzare la coesione, tenere alta la motivazione e creare le condizioni educative migliori per l’apprendimento.

Altre caratteristiche specifiche e determinanti della sezione Rondine sono: apprendimento ancorato al presente con un collegamento continuo fra saperi e quotidiano vissuto; dialogo costante con il territorio: la classe adotta una persona-modello del proprio territorio con cui dialoga e allo stesso tempo si prende cura di un soggetto più piccolo, o più fragile e bisognoso; rapporto con le classi gemellate che applicano il metodo Rondine in altri territori. Si propone dunque un percorso scolastico per scoprire sé stessi e il mondo partecipi di una classe coesa, una piccola comunità, in cui i docenti accompagnano gli studenti nella trasformazione dei conflitti, verso opportunità creative di studio, relazione e progetti di vita, con una comprensione maggiore delle proprie potenzialità e con il desiderio di contribuire al benessere della comunità e del territorio con azioni concrete”, si spiega ancora

Per conoscere meglio la sezione Rondine si suggerisce di venire ai nostri appuntamenti in presenza, prendere contatto con i docenti che partecipano al progetto della scuola (professoressa Cristina Sarchi orientamentolsu.les.siena@gmail.com).

Altre informazioni e materiali utili al sito https://rondine.org/