Toscana

Anticorpi monoclonali, siglato l’accordo milionario: “Prime forniture a fine primavera”

E’ stata sottoscritta poco fa a Firenze l’intesa tra Mise, Regione Toscana, Tls e Invitalia sugli anticorpi monoclonali. L’accordo siglato oggi prevede “100mila dosi che diventano 100 mila medici per persone malate di covid-19 per poi arrivare a 200mila dosi”, esordisce così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

L’investimento complessivo dell’intera operazione è di oltre 38 milioni di euro, di cui 26 milioni fanno capo a risorse pubbliche (25 milioni e 500mila euro sono a carico del Mise e 500mila euro della Regione Toscana).

Le risorse finanziarie messe a disposizione dal Mise e dalla Regione Toscana, formalizzate nell’accordo, serviranno a sostenere il programma di sviluppo industriale, promosso dalla Toscana Life Sciences Sviluppo srl, da realizzare nell’area industriale di Siena, entro il 2023.

 

 

Inoltre è previsto “che nell’area senese venga realizzato un polo di riferimento delle scienze della vita. Vogliamo arrivare ad avere l’approvazione dell’uso emergenziale in Italia”, spiega il presidente di Tls Fabrizio Landi che annuncia “sotto il controllo dell’Aifa è stato inoculato il primo anticorpo ad un paziente a Verona”. Il paziente in Veneto è specializzato per una somministrazione di fase uno(un sano volontario ndr.), per la sperimentazione di fase due “coinvolgere 800 persone negli ospedali delle Scotte di Siena, a Careggi a Firenze  e al Cisanello di Pisa”, continua.

La fase uno dovrebbe durare un mese (anche se non c’è un cronoprogramma esatto) “a quel punto se gli enti regolatori saranno convinti daremo il via alla seconda fase nei policlinici universitari toscani – dice Landi-. La speranza è di avere il permesso da Aifa di fare le prime forniture a fine primavera. Le prime dosi andranno a quello che sarà il prossimo commissario straordinario” . Il presidente di Tls ribadisce : “I tempi sono dettati dagli enti regolatori”.

Nel contratto è inoltre previsto “che sarà ristrutturato l’impianto che ci ha donato la Gsk, che diventerà presidio per chi fa ricerca. Qui si potrà produrre serie limitate di dosi vaccinali per fare prove cliniche-prosegue Landi-. Oggi si conclude la strutturazione del nostro progetto. Ringrazio il ministro della Speranza e l’ex-commissario Arcuri per la collaborazione. Abbiamo dimostrato che siamo stati capaci di portare avanti tutto questo. Se gli anticorpi funzioneranno sarà un grande risultato, si tenga conto che abbiamo speso molto meno rispetto ad altri gruppi industriali”.

“Questo è un punto di arrivo di una fase importante. Tls si è consolidata con un intervento dello stato centrale -prosegue Landi-. Invitalia ha investito 15milioni di euro, questi soldi ci serviranno a dimostrare negli efficacia degli anticorpi monoclonali”.

“La Toscana è avanguardia, grazie a Tls”, così il presidente della Regione Eugenio Giani. “Quando si fa ricerca dobbiamo guardare avanti e scommettere. La scommessa su questa Fondazione ha dato grandi risultati”.

Il progetto d’investimento produttivo è finalizzato all’attivazione e messa in esercizio del complesso industriale, denominato “Edificio 23”, sito in Siena, all’interno del campus scientifico di GSK (dove ha la sede legale e operativa Tls Sviluppo), consentirà, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni, la produzione di almeno 100mila dosi di soluzioni profilattiche e terapeutiche come anticorpi e vaccini, a trimestre. L’impianto industriale è già dotato di apparecchiature idonee alla produzione di proteine ricombinanti e polisaccaridi per uso umano. Sono previsti interventi edili di riqualificazione del complesso industriale, come anche l’acquisto di impianti, macchinari e attrezzature, che permetteranno di produrre su base industriale anche l’anticorpo sviluppato. L’investimento previsto è pari a 10milioni e 400mila euro.

Il progetto di sviluppo sperimentale è finalizzato allo sviluppo e successiva validazione clinica degli anticorpi monoclonali, idonei a debellare la patologia derivante da Sars-Cov-2 e all’ottenimento dell’autorizzazione per un loro uso emergenziale. Prevede un investimento finanziario di 27 milioni e 660mila euro.

marco crimi

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