Assegno di inclusione, 329 domande da Siena, più di ottomila dalla Toscana


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Dal 18 al 31 dicembre sono state presentate in provincia di Siena 329 domande per l’Adi, acronimo di Assegno di inclusione.

La misura è entrata in vigore dall’1 gennaio a sostegno dei nuclei familiari con un Isee non superiore a 9360 euro e che abbiano almeno un componente che sia disabile o minorenne , oppure con almeno sessanta anni oppure ancora svantaggiato ed inserito in programmi di cura e assistenza, dalla pubblica amministrazione, di servizio sociosanitario.

Più di ottomila le domande presentate dalla Toscana e Siena è il territorio dove sono state presentate di meno. Tra chi ha fatto richiesta ci sono 252 ex-percettori di reddito di cittadinanza.

Ed ancora sono 31 le domande percepite dall’Inps che contenevano sia l’Assegno di inclusione che il Supporto alla formazione e al lavoro, con un bonus da 350 euro e misure che favoriscono l’attivazione del lavoro.

Sono invece 212 coloro che hanno sottoscritto il Piano di attivazione digitale, passaggio obbligato per accedere all’assegno che prevede la presa in carico dal centro per l’impiego oppure dai servizi sociali dei comuni.

L’erogazione dell’Adi avverrà, dopo la verifica dei requisiti, dopo il mese successivo della sottoscrizione del Piani. Ed è poi condizionata alla partecipazione a un percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa per cui i beneficiari saranno indirizzati a centri per l’impiego.

Per l’Adi il beneficio economico annuo a integrazione del reddito familiare può variare fino a 6mila o 7560 euro per nuclei dove sono presenti persone con età pari o superiore a 67anni o con persone in condizione di disabilità grave o non autosufficienza. Una seconda quota, per un importo massimo da 3360 euro è prevista per le famiglie che vivono in affitto.

Marco Crimi