Per il Biotecnopolo e per il centro anti-pandemico di Siena il ministero della Sanità “ha redatto un atto di indirizzo, prima non esistente, che adesso può dare chiare ed ambiziose indicazioni sulle azioni” che le due strutture devono intraprendere.
L’annuncio lo ha dato il sindaco di Siena Nicoletta Fabio mentre rispondeva in consiglio comunale ad un’interrogazione presentata dai consiglieri del Pd e di Progetto Siena. Qualcosa si sta muovendo quindi e secondo Fabio l’idea che tutto sia fermo è figlia di “una narrazione sbagliata”.
Tant’ è che, viene spiegato, “pur mantenendo un focus sulle malattie infettive e la resistenza agli antibiotici, ci sono indicazioni di ampliamento della ricerca e sviluppo per nuovi strumenti diagnostici e terapeutici anche in campo oncologico”. E sia il Miur che il ministero della Salute, prosegue il primo cittadino, “stanno lavorando sulla stesura di un nuovo e migliorato statuto e all’aggiornamento del Cts”.
Non solo: “diverse aziende locali con rilevanza nazionale ed internazionale hanno manifestato il loro grande interesse a dare un loro contributo immediato per il potenziamento di questo ecosistema territoriale – continua il sindaco – , comprensivo di un imprescindibile ambito formativo, che deve puntare a creare ulteriore qualità, perché è così che va vista questa opportunità”.
Martedì scorso il Comune ha richiesto al presidente della Fondazione Biotecnopolo Marco Montorsi “precise informazioni riguardo ai fabbisogni in termini di spazi e necessità tecniche per la sede operativa” con l’obiettivo di vagliare ogni ipotesi possibile per risolvere i problemi logistici.
Palazzo pubblico, spiega Fabio, ha ribadito “l’esigenza della comunità senese di avere operativo il Biotecnopolo quanto prima nel territorio”.
Poi è stata manifestata l’intenzione del Comune “di associarsi alla Fondazione come nuovo socio fondatore”.
Non soddisfatto della risposta il consigliere dem Alessandro Masi. “Qui non c’è in discussione un balletto di narrazioni – ha detto -, ma la constatazione che passa il tempo e si rimette così in gioco un progetto che era maturo già 13 mesi fa; e questo è un qualcosa che non ci dovrebbe far dormire la notte. La maggioranza come forze politiche ha la responsabilità del Governo anche a Roma e quindi ha la situazione in mano rispetto a questa vicenda di fronte ai cittadini, e se qualcosa dovesse andare storto sarebbe un grave danno per la città, la provincia, la Toscana e per il futuro di tutti”.
“C’è bisogno di mettere a terra questo progetto, ma dalla risposta non emergono purtroppo date o novità rispetto alla sua concreta esecuzione; siamo ancora alla fase di discussione dell’oggetto e alla sua conformazione statuaria -prosegue – ; vengono addirittura messe in dubbio decisioni già prese nel tempo. Invito l’amministrazione e tutto il consiglio comunale a mettere il Biotecnopolo ed il centro nazionale antipandemico in cima all’agenda e ai propri pensieri ed attenzioni. Va bene gestire l’ordinario, ma se non ci occupiamo con coraggio dello straordinario, si rischia che non resti niente nemmeno per l’ordinario, in questa città”.