“Il Biotecnopolo non sarà una cattedrale nel deserto nel Senese, ma avrà un forte ed importante legame con l’economia territoriale, alla luce anche di come sarà organizzata la governance interna. Questo è uno dei punti su cui abbiamo lavorato e dove abbiamo recepito le istanze dell’associazionismo”.
La promessa l’ha fatta Enrico Letta, segretario del Pd, a margine di “Siena parla al mondo”, l’evento organizzato dal partito in vista delle prossime elezioni amministrative del 2023. Il segretario dem ha assicurato, sull’argomento: “La nostra preoccupazione principale è stata che questo progetto non passasse sopra l’economia senese. Coinvolgerà invece tutti gli attori. Sarà così, e questo è un buon messaggio”.
Sullo statuto del Biotecnopolo “è stato concordato dai due ministeri proponenti (Salute e Ricerca n.d.r). Ormai ci siamo, resta soltanto il punto dei due ministeri concertanti: Mef e Mise-ha aggiunto-. La sostanza è stata comunque sciolta. Ed anche tante questioni complicate, come quella della decisione sul come questa struttura possa compiere il doppio compito del Biotecnopolo, per formazione e ricerca, e dell’hub vaccinale per l’Italia”.
Prosegue il segretario: “Siena sarà la capitale di questa operazione. Non ci sono altre scelte. Questo hub nazionale lavora a rete ma avrà in Siena il suo punto di riferimento”, ed ancora “sento di dire che si è compiuto un grande lavoro di squadra e credo che l’operazione, resa possibile grazie anche a Rino Rappuoli, fatta dal ministro Speranza di coinvolgere Fauci dentro la vicenda rende questo percorso qualcosa di internazionale, non solo nazionale. Qualcosa che renderà Siena una capitale mondiale di biotecnologie. Questa per me è oggettivamente una buona notizia”.
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi