Bracconaggio sul lago di Chiusi, sequestrati 760 chilogrammi di pescato, maxi-multa per 30mila euro

Sono stati sorpresi ad effettuare pesca illegale nelle acque del lago di Chiusi di notte dai carabinieri forestali della stazione nel comune della Val di Chiana. E hanno ricevuto otto multe per la violazione della normativa di settore dal valore superiore ai 30mila euro.

Da tempo era stata segnalata la presenza di reti nelle acque nel lago che è soggetto a diritti esclusivi di pesca. E così i due pescatori, di nazionalità romena, sono stati beccati dentro un gommone mentre stavano ritirando le reti che erano state calate molto probabilmente la sera precedente e che avevano portato alla cattura di cinquecento carpe, di un peso complessivo di 760 grammi.

Il gommone di tre metri, la rete da pesca in nylon lunga 100 metri  e le carpe sono stati sequestrati. Per il pescato ormai morto è stata disposta la distruzione. “E’ verosimile ritenere che vi fosse qualcuno in attesa con mezzo dotato di refrigerazione ai fini della conservazione del pescato e della successiva immissione in un mercato illegale”, spiegano i carabinieri.

“Il lago di Chiusi, oltre a ricadere in zona Sic/Zps, è soggetto a diritti esclusivi di pesca che vengono regolamentati dall’organismo di gestione, che si identifica nel comune di Chiusi-ricordano-. Nel lago è consentita esclusivamente la pesca dilettantistica, con canna da pesca o bilancia, rispettando rigorosi limiti di prelievo, che, per la specie carpa, ammonta ad un massimo di cinque esemplari. Risulta, quindi, vietato l’utilizzo di attrezzature per la pesca professionale, quali le reti, che possono produrre danni significativi all’equilibrio biologico del lago”.