“Siamo sempre disponibili a fare la nostra parte di farmacisti per alleviare i disagi dei cittadini e, in parte, lo facciamo già prenotando i vaccini e supportandoli laddove le persone anziane che non hanno dimestichezza con il computer o gli stranieri non sono in grado di far da soli”. Così l’associazione Parafarmacie della Toscana tende una mano alla Regione in modo da dare il proprio contributo nella campagna di screening. L’associazione , in un documento inviato a Siena News, sottolinea che “il caos tamponi poteva essere gestito meglio” e punta il dito contro i farmacisti aderenti a Federfarma: ” spesso si lamentano di essere oberati di lavoro a causa dei tamponi e delle conseguenti file davanti alle farmacie. La questione però poteva essere gestita meglio, per esempio coinvolgendo anche le parafarmacie, in quanto al loro interno sono presenti farmacisti con le stesse conoscenze e professionalità ”, si legge nel testo. “Pur comprendendo i problemi dei farmacisti di farmacia non comprendiamo il perché della nostra esclusione se non in motivi politici e corporativi-aggiungono dalle parafarmacie-.Capiamo benissimo che i nostri colleghi non riescono a far fronte alla mole di richieste e per questo che in moltissimi occasioni ci siamo offerti alle autorità per poter dare una mano per abbassare il più possibile il disagio ai cittadini”. Gli appelli e le lamentele dei farmacisti “appaiono, seppure comprensibili, alquanto pretestuose, per una categoria che ha volontariamente escluso gli altri colleghi dai servizi al cittadino”, proseguono dall’associazione.