“Rivedere qui i colori delle bandiere e il suono delle chiarine ci ridà in qualche modo vita, in questo orizzonte oscuro e grigio. Essere qui è un buon segno di speranza”, così il cardinale e Arcivescovo di Siena Paolo Augusto Lojudice a Siena News, poco dopo la fine della celebrazione del Capodanno senese. Per Lojudice questo è il primo Capodanno senese, dato che l’anno scorso la cerimonia non fu celebrata a causa del lockdown . “Questo è il segno dell’inizio di una storia nuova – così Sua Eminenza -. La forza della nostra città per il futuro è che qui nessuno deve sentirsi solo” . Emozionato il sindaco Luigi de Mossi : “la presenza allargata ai paggi maggiori ha allargato il cuore – spiega -. C’è bisogno di tornare, pur con tutti i presidi, a quelle che sono le nostre tradizioni. E’ stato un piccolo assaggio e negli sguardi dei priori ho visto speranza e malinconia”. De Mossi ha parlato anche delle riaperture e del ritorno ad una ‘normale’ vita di contrada ribadendo che “il rispetto delle tradizioni, come il giro delle consorelle, fa bene alla nostra salute”. Infine il rettore del Magistrato delle contrade Claudio Rossi: “Quando ho visto paggi e chiarine m’è venuto un groppo alla gola”.