Problemi strutturali, manutenzioni, personale e la mancanza di una direzione stabile. Non sembrano finire i problemi per il carcere di massima sicurezza di Ranza, a San Gimignano, che attualmente ha circa 300 detenuti. Le tematiche della casa di reclusione si protraggono ormai da diversi anni: ne hanno parlato in colloquio durato quasi due ore con la responsabile amministratrice e la direttrice Rosa Alba Casella, Susanna Cenni (onorevole del Pd) e Andrea Marrucci (sindaco di San Gimignano), insieme all’assessore alle politiche sociali Daniela Morbis. Gli amministratori hanno chiesto e ottenuto l’incontro presso la struttura circondariale di San Gimignano.
“È stato un incontro utile a fare il punto sulle criticità che interessano la struttura carceraria – ha detto Susanna Cenni, dopo il colloquio a Ranza – Purtroppo la direttrice terminerà il suo mandato tra poche settimane e considerato che da mesi il carcere non ha né un comandante, né un vice della polizia penitenziaria, si evidenzia, ancora una volta, il primo grande problema da affrontare: la mancanza di una direzione stabile. Restano poi i numerosi problemi strutturali, solo in parte affrontati, come l’approvvigionamento idrico. Ci sono stati evidenziati ancora una volta le difficili situazioni del sotto organico sia nel corpo di polizia penitenziaria che nel personale amministrativo. E anche manutenzioni purtroppo non sufficienti. Già oggi invieremo una lettera al Dap e al Ministro della Giustizia e presenterò un’interrogazione per richiedere informazioni su bando per nuovo direttore, per la designazione dei nuovi vertici di polizia penitenziaria e su tempi e risorse necessarie per gli interventi strutturali più urgenti per il carcere di Ranza. Conto prossimamente di avere un incontro anche con le ooss degli agenti di custodia”.
“”Comune di San Gimignano – ha detto il primo cittadino Andrea Marrucci – continuerà a occuparsi di Ranza. Soprattutto per quanto riarda le nostre prerogative, cercheremo di facilitare il sistema dei trasporti e di coinvolgere sempre di più la struttura e la popolazione carceraria nel tessuto sociale di San Gimignano, cercando di promuovere un sinergico contatto con le tante associazioni e con la nostra comunità in modo da garantire opportunità importanti di crescita e reinserimento ai detenuti. Per questo torneremo a far visita a Ranza il prima possibile e continueremo a tenere alta l’attenzione sui problemi della struttura”.