“Il sindaco ha creato un tavolo di esperti per ripartire le risorse. Ma ci chiediamo: a quale titolo un comitato di esperti del sindaco sul caro bollette?”
Se lo chiedono dal Pd Unione comunale di Siena in una nota dove si evidenzia come il Comune “abbi professionalità e competenze per supportare l’indirizzo sulle priorità ed i criteri di ripartizione, che spetta poi al consiglio comunale”.
I dem muovono una critica all’amministrazione comunale: “E’ dal 13 settembre che il consiglio comunale ha approvato il fondo di un milione e trecentomila euro contro il caro-bollette; e dopo un mese e mezzo il Comune è ancora a discutere su come si possano dividere le risorse. Così, si rischia di arrivare dopo la musica, rispetto alle necessità della Città – aggiungono-. Come Pd avevamo detto che questa manovra, approvata dalla maggioranza senza specificarne regole e beneficiari, rischiava di rivelarsi un’ennesima ‘opera di propaganda’. E così è stato”.
Invece è stato giudicato positivamente il coinvolgimento delle associazioni cittadine. “Da quello che emerge sulla stampa, però, non risultano osservatori e realtà specifiche del bisogno, tipo la Fondazione Toscana per la prevenzione dell’usura-evidenziano-, il Microcredito di solidarietà e le associazioni dei Consumatori. Comunque, a questo proposito, si osserva che in questi anni l’’Amministrazione comunale dell’alternanza’ avrebbe dovuto favorire la partecipazione quotidiana dei cittadini e delle loro organizzazioni, almeno per elaborare la proposta di bilancio, e non ricercarla, invece, solo per questioni specifiche e di ribalta come questa del fondo per il caro-energia”.
La chiosa: ““Così, non solo hanno fatto bene i consiglieri di maggioranza e di opposizione a richiedere un consiglio straordinario per dare il loro contributo per la formazione delle priorità e dei criteri di ripartizione di queste risorse, ma, lo ripetiamo, siamo sconcertati da questo modo di procedere, che, anche in questa occasione straordinaria, invece di coinvolgere ed unire tutta la Città, la divide e distingue rappresentanze e competenze”
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