Per Fabio Pacciani “è fondamentale che Siena ricostruisca quel rapporto di collaborazione e programmazione strategica con i Comuni della cintura senese sulle grandi questioni: dalla mobilità allo sviluppo economico fino alle politiche sociali, energetiche, culturali e turistiche”.
Per questo, aggiunge, palazzo pubblico deve rivedere “la decisione illegittima di far pagare di più la mensa ai bambini non residenti”. Ed ancora: “L’idea di far pagare tariffe superiori per la mensa ai bambini che non sono residenti nel Capoluogo è illegittima e quindi va rivista perché è una misura iniqua e discriminatoria. Siena può e deve invertire questa tendenza e garantire ai bambini, al di là del reddito familiare e della provenienza, gli stessi diritti in termini di istruzione, socialità e benessere anche nel campo alimentare”, spiega.
Prosegue Pacciani: “rediamo che la mensa scolastica sia momento educativo fondamentale per i bambini e deve quindi rispondere ai principi di offerta di un’alimentazione sana ed equilibrata, alla condivisione, alla socializzazione e allo sviluppo del senso di gruppo in condizioni di uguaglianza. Per questo è ancora più importante migliorare il servizio di mensa scolastica, garantendo ai bambini pasti caldi, preparati seguendo i principi della dieta mediterranea e con prodotti a Km 0 e mettendo in campo anche iniziative contro gli sprechi alimentari, a partire dal monitoraggio del consumo quotidiano. La Fondazione Mps, insieme ad Anci e FoodInsider, hanno lanciato da due anni il progetto Sostenibilmense con l’obiettivo di accompagnare gli enti gestori della ristorazione scolastica verso il miglioramento del servizio per rendere la mensa buona, sana e sostenibile. Un progetto al quale il Comune di Siena dovrebbe aderire e al quale si dovrebbe ispirare per fare meglio di quello che fa oggi”.