“Noto con dispiacere, e francamente anche con stupore, come il veleno della disintermediazione sia ancora circolante nel corpo della politica, senza distinzione tra centrodestra e centrosinistra, da Siena a San Gimignano”. Così il segretario della Cgil Fabio Seggiani parla dell’emergenza Covid-19. In una crisi che investe pesantemente l’economia reale, come fa sapere Seggiani, ad organizzare tavoli dove le più grandi organizzazioni di rappresentanza, quelle sindacali, non sono invitate.
“Si convocano le “categorie economiche” e non le parti sociali dove un interesse, quello dei lavoratori, non è previsto, forse perché considerato meno importante o peggio un danno collaterale calcolato – prosegue il segretario-.Ed invece no, mentre al tavolo con il Governo si discute su come aiutare le imprese, tutte, a rimanere in piedi e ai lavoratori di non perdere lavoro, nella pari dignità, qualche Amministrazione comunale senese sceglie un altro percorso”.
“Ne prendiamo tristemente atto, ma invitiamo a non seguirne l’esempio – conclude-.Anche gli enti e la politica locale possono dare, pur con i limiti istituzionali ed economici che hanno, il loro contributo, senza manie di protagonismo e dopo un confronto ed un’analisi condivisa che porti a provvedimenti che non guardino solo ad un pezzo del problema”.