“Chiudi la finestra”, ecco il libro di Stefano Scaramelli sulla sfida al Covid con la prefazione di Rappuoli

Siamo in Toscana, sono i primi giorni di marzo del 2020: la pandemia da Covid-19 sta entrando nelle case e nelle vite di tutto il mondo. Stefano e la sua famiglia si ritrovano ad essere tra i primi malati di Coronavirus, escluso il piccolo Lorenzo.

Nello scorrere lento delle settimane trovano spazio paure e speranze, sogni e realtà, fino a delineare mediante la donazione del sangue la genesi del progetto degli anticorpi monoclonali del luminare dei vaccini Rino Rappuoli che del racconto è autorevole firma della prefazione. È “Chiudi la finestra” il nuovo libro del Vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Stefano Scaramelli, per Betti Editrice.

Alla presentazione in Piazza del Campo, Scaramelli ha spiegato perché ha scelto Siena: “il racconto è ambientato in questo territorio, è fortemente legato a Siena. Qui abbiamo donato il sangue per la cura del Covid-19. Nei 49 giorni di malattia il pensiero costante era ancorato, e tutt’ora lo è, alla convinzione che dalla pandemia possiamo uscire solo affrontandola tutti insieme. Come comunità. Sia lo sforzo e l’impegno sul piano scientifico e sanitario, sia quello sul piano del lavoro ed economico, per risolvere i problemi che la pandemia ha reso ancora più gravi, devono essere affrontati con determinazione e dimensione collettiva”.

Il racconto, profondamente umano, narra paura, sofferenza ma anche speranza nella possibilità di contribuire a scrivere una pagina importante della storia della Medicina e uscire dall’incubo della pandemia.”Ne usciremo, più forti se tutti insieme – aggiunge Scaramelli -. In questo racconto torno su uno dei temi a me più cari: la necessità inderogabile di investire nella ricerca. La pandemia ha, purtroppo, dimostrato che avevo ragione. Ricerca e sviluppo non devono mai essere accantonati ma sostenuti con sempre maggiore determinazione. La cura degli anticorpi nata a Siena è importante anche alla luce dell’attuale dibattito su uno (o più) possibili richiami del vaccino. Mentre la comunità scientifica raccoglie dati sulla durata dell’immunità acquisita dopo la vaccinazione (e più in generale dopo l’esposizione al Coronavirus), la Toscana con Siena è riuscita a mettere in sperimentazione e a breve a disposizione un farmaco che può dare – conclude Scaramelli – risposte e contributi importanti anche su questo fronte”.