“Questa città ha delle occasioni enormi che non possono essere più disattese. Servono quindi una visione per venire incontro alle emergenze giornaliere che vengono segnalate ed una progettualità per la Siena dei prossimi 20 anni”.
Massimo Sportelli torna in vista delle elezioni comunali del 2023 dopo oltre 2 anni dal rimpasto di giunta e dalle revoca delle sue deleghe da parte del sindaco di Siena . L’ex assessore ai lavori pubblici sarà il coordinatore pro-tempore della neonata formazione Civici in Comune. Di ritorno e di nuova discesa in campo Sportelli però non ne vuole parlare. “Non sono mai andato via – spiega a Siena News-. Negli scorsi mesi sono stato a lavoro con altre liste per poter dare al territorio un governo trasparente e che sia partecipato anche dalla popolazione”.
Sportelli cosa è e come si è arrivati a Civici in Comune?
“È l’aggregazione di forze che sono affini tra loro. Prima di arrivare qui abbiamo fatto alcuni passaggi che si sono conclusi con l’atto di formazione di Civici in Comune, un agglomerato che raduna le esperienze di Spqs, Pietraserena ed altre realtà, e poi la collaborazione con il Terzo polo civico. Lo ripeto, il mio non è un ritorno: negli ultimi due anni ho lavorato da dietro per arrivare a questo”.
È prematuro parlare di candidati sindaci…
“Assolutamente sì. Dentro il Polo e dentro Civici in Comune ognuno di noi individuerà quella che può essere una figura adatta. Prima di un nome serve però un profilo che sia di garanzia per il nostro Buon Governo. La figura del candidato arriverà alla fine di questo percorso”.
Con i partiti che sostengono Luigi De Mossi e con lo stesso sindaco il discorso per il 2023 è chiuso?
“La nostra dimensione non è partitica ma puramente civica. Vogliamo essere l’alternativa ai partiti”
Stesso ragionamento vale anche con le formazioni di centrosinistra?
“Le porte non sono formalmente chiuse a nessuno. Al di là dei partiti noi possiamo essere attrattori dei singoli, di chi abbia una visione di Siena. Sono 20 anni che le istanze civiche vengono deluse e tradite dalle amministrazioni che si sono susseguite e, per questo, siamo convinti di poter rappresentare un contenitore di forze pulite al servizio del territorio”.
Mentre con i civici che sono ancora in maggioranza, penso a Impegno Civico e Siena Aperta, c’è disponibilità al confronto?
“La disponibilità a parlare con tutti c’è ma ci aspettiamo distanza dai partiti”
Come giudica il lavoro dell’amministrazione comunale negli ultimi mesi?
“Un mero esercizio del potere. Speravo che De Mossi rappresentasse una svolta per il Buon Governo ma non è cambiato nulla. Mi trovo in disaccordo con tanti aspetti come, per esempio, quelli del Santa Maria della Scala e delle diatribe sul Franci e sul Siena Jazz”
Quali sono le sfide del futuro per Siena? Su cosa bisogna intervenire secondo lei?
“Ci siamo formati come Civici in Comune e come terzo polo perché pensiamo che ci sia tanto da fare e che c’è bisogno di coinvolgere i cittadini per sfruttare le tante risorse presenti in ambito scientifico, accademico, agroalimentare. Siena può e deve riprendersi con le sue forze dopo lo scempio degli ultimi anni”.
Marco Crimi