Grazie alla collaborazione con il Gruppo Archeologico Colligiano, da domenica 17 luglio ha riaperto il Parco Archeologico Dometaia in località Buliciano.
Inaugurato nel 2011, rende visibile uno spazio sepolcrale vasto, tra i più importanti dell’antico territorio. La necropoli, conosciuta già dall’ultimo quarto del XIX secolo per gli scavi di Bonaventura Chigi Zondadari, è stata oggetto di indagini sistematiche condotte tra il 1972 ed il 2010, che hanno portato alla scoperta di 56 sepolture distribuite su un arco di tempo compreso tra la metà del VI sec. a.C. ed i primi anni del II sec. d.C. Le tipologie tombali attestate descrivono una società variegata, con nuclei gentilizi (tombe a camera a pianta complessa) capaci di utilizzare un sepolcro per molte generazioni, accanto alle quali si dispongono strutture più modeste anche a carattere individuale (tombe a fossa, a nicchiotto e a catino). Per quanto riguarda il popolamento, pur in assenza di indicazioni riguardo i nuclei abitativi, è possibile ipotizzare che, in età tardo-arcaica e classica, la necropoli svolgesse il ruolo di area di tumulazione comune per una serie di fattorie abitate da aristocrazia rurale che traeva sostentamento dallo sfruttamento del suolo e dal passaggio delle vie di comunicazione; in età ellenistica, con l’ascesa politica dell’oligarchia volterrana e la definitiva messa a silenzio dei piccoli potentati locali, la necropoli cambia aspetto presentando strutture più modeste.
E per il 30 agosto (ore 21) appuntamento con Le notti di Dometaia che vedrà il prof. Marchini dell’Università degli studi di Siena e l’archeologa Sofia Ragazzini parlare dei miti e delle costellazioni.
Questi gli orari di apertura: ogni domenica e giorno festivo fino al 2 ottobre dalle ore 16 alle 19. Per prenotare visite guidate basterà telefonare al numero 0577 920490, sarà sufficiente lasciare un messaggio alla segreteria telefonica.