“La nostra non partecipazione al voto della relazione finale sui lavori della commissione di inchiesta sulla morte di David Rossi è dovuta a ragioni formali. Il testo redatto dai consulenti, arrivato nella sua ultima versione solo questa notte, è certamente un buon lavoro redazionale che tiene conto delle audizioni e delle acquisizioni documentali della commissione. Ma è un lavoro dei consulenti, e non dei commissari, per queste ragioni abbiamo chiesto in ufficio di presidenza la possibilità di un tempo per integrarlo e completarlo, con gli ulteriori contributi dei commissari. Come Partito Democratico, a conclusione dei lavori della commissione d’inchiesta, possiamo ribadire che rimane agli atti una rilevante mole di lavoro, a partire dalla documentazione più importante rappresentata dalla maxi perizia presentata dagli esperti dell’arma dei carabinieri che dà una risposta ai diversi dubbi e quesiti frutto delle inchieste giornalistiche. Peccato. L’approvazione di una relazione condivisa sarebbe stato un ulteriore contributo positivo. Si tratta di un’occasione perduta”.
Così i deputati del Partito Democratico, Andrea Rossi, Marco Lacarra e Susanna Cenni, componenti della Commissione di inchiesta sulla morte di David Rossi di Mps.
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