Approvato il regolamento per la definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti
Il consiglio comunale di Siena, nella seduta di oggi, martedì 28 marzo, ha approvato il regolamento per la definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti. Il documento è stato approvato con 16 voti favorevoli. “Si tratta – ha spiegato l’assessore ai tributi David Chiti nella sua illustrazione – di applicare l’istituto di definizione agevolata alle controversie attribuite alla giurisdizione tributaria in cui è parte il Comune e/o le società concessionarie del servizio di accertamento e riscossione dei tributi in un apposito regolamento che renda più chiaro il procedimento e agevoli tutti i debitori. L’ambito di applicazione – ha proseguito – prevede tutte quelle controversie tributarie pendenti, in ogni stato e grado del giudizio, compreso quello in cassazione e anche in seguito di rinvio, il cui ricorso in primo grado è stato notificato alla controparte entra il 1° gennaio e per le quali alla data di presentazione della domanda non si sia concluso con pronuncia definitiva. La definizione agevolata rappresenta quindi un’opportunità sia per il Comune, perché consente di ridurre il contenzioso in essere, sia per il debitore vista la possibilità di ottenere anche una riduzione del debito grazie all’esclusione delle sanzioni, degli interessi, oltre che di una quota dell’imposta, a seconda dello stato dei giudizi e dell’esito delle sentenze depositate alla data del primo gennaio di quest’anno”. Concludendo che “ad oggi le controversie sono 19”.
Corsi: “Via Mentana è una delle priorità”
Via Mentana “ha una priorità maggiore rispetto a tanti” progetti ma “al momento non ci sono le risorse per questo intervento” che sarà comunque “prontamente inserito nel prossimo piano dei lavori pubblici appena avremo le risorse”. Lo ha assicurato l’assessore ai lavori pubblici Andrea Corsi rispondendo ad un’interrogazione del consigliere Pietro Staderini. Lo stesso si è dichiarato “soddisfatto della risposta: “Prendo atto della situazione, segnalo che è da tempo che via Mentana ha questa situazione, forse è anche il caso di togliere il cartello di ‘attenzione ai dossi’ che è presente da molto tempo”.
Corsi: “Restauro facciata Biblioteca, contributo Asp per abbattimento barriere architettoniche”
“Il Ministero della Cultura ha ammesso a finanziamento l’intervento sul restauro della facciata della Biblioteca Comunale degli Intronati con un contributo di 900mila euro, cui si vanno a sommare i 400mila euro di risorse comunali, quindi il contributo di 100 mila euro di Asp e di 10mila euro da parte del Lions Siena. Del progetto complessivo fa parte anche il rifacimento degli ingressi a una struttura che è ormai diventata un polo di servizi culturali che sono anche in evoluzione, quindi un luogo sempre più importante per la città e per la comunità. Gli ingressi, in particolare, verranno resi completamente accessibili e fruibili attraverso l’abbattimento di barriere architettoniche e per questa ragione Asp ha deliberato di affiancare il Comune di Siena per questo importante intervento”. Così l’assessore ai lavori pubblici Andrea Corsi ha risposto ad un’interrogazione sull’argomento di Bruno Valentini. Non soddisfatto il consigliere dem:”“primo perché l’ex direttore di Asp Izzo ha dichiarato delle cose difformi rispetto al Comune, soprattutto sulla effettiva erogazione del contributo di 100mila euro. Il secondo aspetto è che non ritengo opportuno che i soldi della Asp siano indirizzati verso il rifacimento di ingressi per l’accessibilità alla struttura, su cui dovrebbe invece intervenire direttamente la stessa amministrazione comunale”.
Corsi: “Il Pums ha già dato alcuni frutti, andremo di pari passo con gli strumenti urbanistici”
“Per dare efficacia al Piano urbano della mobilità sostenibile e perché renda il servizio che tutto si attendono, è necessario che il percorso di approvazione e adozione sia coordinato con gli strumenti urbanistici. Il Pums è stato realizzato durante questa amministrazione, attraverso il lavoro della ditta incaricata e gli uffici, è uno strumento determinante per poter mettere in atto una vera pianificazione. Il Pums adottato ha già dato alcuni frutti, alcune previsioni sono già state realizzate, come le rotonde di Strada Tufi e viale Europa, il parcheggio in Pescaia e alcuni interventi di moderazione del traffico come in via Fiorentina o sulla Cassia, dove purtroppo il problema è stato trascurato troppo negli anni scorsi”. Lo ha affermato l’assessore ai lavori pubblici Andrea Corsi in risposta ad un’interrogazione presentata dalla consigliera Giulia Periccioli “Non è poi da trascurate il lavoro sul trasporto pubblico locale. Il Pms andrà adesso di pari passo con il piano operativo per avere l’efficacia di cui parlavo. Per quanto riguarda l’accesso al policlinico Santa Maria alle Scotte informo che in via Bracci è in corso un lavoro propedeutico per creare una via preferenziale alla struttura ospedaliera, proprio negli ultimi giorni sono state sostituite le piante che stavano sciupando strada e marciapiede, insieme allo spostamento delle fermate tpl che verrà realizzato entro breve”, ha proseguito.Il consigliere Giulia Periccioli (Pd) si è dichiarata del tutto insoddisfatta: “E’ il primo caso di Pums realizzato senza mai essere stato approvato, cioè senza l’inutile ‘orpello’ dell’approvazione e della discussione attraverso il consiglio comunale. E’ stato realizzato il minimo sindacale per quanto riguarda il traffico e la mobilità, con progetti realizzati già previsti da tempo immemore. Approvare il nuovo progetto del trasporto pubblico locale senza aver approvato il Pums è un altro errore”.
Corsi: “Pnrr, il lavoro sta andando avanti con tempi serrati per rispettare le scadenze”
I finanziamenti ottenuti dai fondi Pnrr e la situazione di progetti e procedure: questo l’oggetto di un’interrogazione presentata oggi, martedì 28 marzo, dal consigliere comunale Alessandro Masi (Pd) durante la seduta consigliare. Ha risposto all’interrogazione il vicesindaco Andrea Corsi. “Il lavoro sta andando avanti con tempi serrati per gli oltre trenta milioni di euro ottenuti da questa amministrazione” ha dichiarato Corsi, illustrando nel dettaglio gli interventi in atto. “L’illuminazione del centro storico – ha spiegato – avrà inizio per il 17 aprile. Per Villa Rubini siamo al progetto esecutivo e la gara partirà il 15 maggio. Sull’efficientamento energetico dei Teatri Rozzi e Rinnovati capitolato e bando stanno andando avanti. La bonifica relativa all’ex Sena Petroli è in fase di gara. Sul progetto legato alla Pubblica Assistenza di Taverne d’Arbia stiamo lavorando per risolvere un nodo relativo alla proprietà, in modo da non perdere un intervento di grande rilievo. Sulla struttura della scuola ‘Achille Sclavo’ andremo in gara la prima quindicina di maggio: il progetto è diviso in due lotti, sul primo la gara è già partita. Per il campo scuola ‘Renzo Corsi’ prevediamo la fine dei lavori a fine aprile. Sulla scuola Acquacalda siamo in fase di affidamento, per le scuole Ginestreto e Santa Marta sono in corso i lavori e per l’efficientamento di quest’ultima, il cantiere sarà affidato ad aprile. Per quanto riguarda la scuola ‘Simone Martini’, i lavori sono in corso. Sui progetti relativi all’autorimessa di San Miniato e la Piazza della Costituzione è in corso la progettazione esecutiva con gara a maggio. Sull’ex Collegio San Marco è in corso l’intervento. Per quanto riguarda il ponte sull’Arbia il progetto esecutivo è pronto. Per quanto concerne la ciclabile dei Tufi siamo alla redazione del progetto esecutivo con gara a maggio. Sulla Cittadella dello sport all’Acquacalda sono stati affidati i lavori. E infine l’intervento a Isola Arbia, con i lavori alla pista polivalente in corso “Il consigliere Masi (Pd) si è dichiarato parzialmente soddisfatto aggiungendo “che sì, ci sono parecchi progetti in stato di avanzamento ma alcuni sono ancora in fase di progettazione e questo crea un po’ di preoccupazione per la loro realizzazione e per il rispetto delle scadenze del Pnrr previste per i prossimi mesi”.
Capitani: “Avvio variante finalizzato all’esigenza di aggiornare il quadro normativo del piano operativo”
Il consigliere Alessandro Masi ha presentato, nella seduta del consiglio comunale di oggi, martedì 28 marzo, un’interrogazione sull’avvio del procedimento per una variante normativa al Piano Operativo, alla quale ha risposto l’assessore all’urbanistica Michele Capitani“Innanzitutto – ha precisato l’assessore – non deve destare sorpresa la redazione di una variante normativa e puntuale allo strumento urbanistico approvato e vigente, ancorché da poco tempo, laddove tenda ad apportare, come nel nostro caso, degli ‘aggiustamenti’ alla normativa per meglio chiarire e precisare alcune sue disposizioni”. Spiegando che “nello specifico, la variante è finalizzata a rispondere all’esigenza di aggiornare il quadro normativo del vigente Piano operativo, essenzialmente per favorire la ricerca e la realizzazione di nuove fonti energetiche alternative, viste le innovazioni al quadro legislativo nazionale, ma anche per agevolare lo Sportello Unico Edilizia nella gestione delle pratiche edilizie apportando dei chiarimenti e precisazioni al vigente disposto delle Norme Tecniche d’Attuazione”. “Per questo – ha proseguito Capitani – si è reso necessario favorire il ricorso a nuove fonti energetiche alternative, consentendo l’istallazione di pannelli solari e fotovoltaici negli edifici t2 e t3 all’esterno del centro storico, fatte comunque salve le disposizioni del PIT/PPR e del decreto legislativo 42/2004. Con il nuovo disposto normativo che andremo a proporre e ad adottare dopo il recepimento dei contributi e pareri richiesti e dopo l’avvenuta verifica di assoggettabilità a Vas, sarà previsto il divieto di installazione di pannelli solari e/o fotovoltaici sugli edifici del centro storico (sito Unesco), mentre ci sarà una maggior apertura al suo esterno, dove sarà prevista la possibilità di installarli su ogni tipo di edificio, con opportune modalità che riducano l’impatto visivo e comunque previa il parere favorevole della Soprintendenza, laddova esista il vincolo paesaggistico. Mentre sulla gestione dell’attività istruttoria delle pratiche edilizie degli uffici dello Sportello Unico Edilizia, Capitani ha detto che “occorre apportare delle modifiche alle vigenti disposizioni normative per facilitarne l’applicazione nella verifica e formulazione del giudizio di conformità. Si procederà quindi ad introdurre delle esplicitazioni nel disposto normativo che riguarda la disciplina degli interventi, per una loro migliore e chiara interpretazione”.“In relazione alle osservazioni presentate – ha detto ancora Capitani – al Piano operativo adottato e a suo tempo non accolte, a seguito dell’avvenuta revisione delle schede del patrimonio edilizio esistente per gli edifici in territorio agricolo, si è posta la necessità, inoltre, di verificare, stante l’aggiornamento e quindi la conoscenza dell’effettiva consistenza e caratteristiche degli immobili, la corretta assegnazione della disciplina d’intervento per quei fabbricati oggetto delle Osservazioni all’epoca del procedimento di adozione del Piano che non sono state accolte per una carenza del quadro conoscitivo dello specifico immobile, carenza che è stata colmata con l’operazione di revisione delle schede, la cui originaria redazione era avvenuta oltre venti anni fa. Gli edifici interessati sono circa venticinque. Infine, con la variante si darà luogo alla correzione di errori presenti nel disposto normativo e/o negli elaborati grafici. Per quanto concerne l’avvio del procedimento di una qualsiasi variante urbanistica, è dovuta, caso mai come atto propedeutico, una delibera di indirizzo o comunque un consenso previo atto informativo sempre da presentare alla Giunta (cosa che è puntualmente avvenuta), ma non è previsto di doverlo portare alla conoscenza del Consiglio Comunale, tramite la Commisione del Territorio. Cosa ben diversa è invece per l’atto di adozione della Variante, che dovrà seguire l’iter canonico di discussione e votazione in sede di Comissione pre-consiliare”. Il consigliere comunale Alessandro Masi (Pd) si è dichiarato non soddisfatto perché “è vero che spetta al consiglio comunale l’adozione della variante e non l’avvio del procedimento, ma è altrettanto vero che la Commissione di assetto del territorio si riunisce tutte le settimane per sopralluoghi e per tutta una serie di varianti importanti non è stata invece coinvolta. Inoltre l’interrogazione fa un bilancio del piano operativo, che abbiamo già stigmatizzato su due versanti: per prima cosa la modifica del perimetro urbano, perché lavorare a questo tipo di attività era prematuro. I fatti ci hanno dato ragione, si doveva aspettare il lavoro sul piano strutturale. Per seconda cosa con un piano operativo appena un anno fa approvato, una variante normativa di questo tipo non è solo puntuale, ma riguarda la normativa generale rispetto a misure importanti per i cittadini: ciò dimostra il fatto che si è adottato uno strumento non sufficiente per la tutela degli interessi della comunità”.