Torna l’appuntamento con la tradizionale Festa dell’Abbadia Nuova, che la Nobile Contrada del Nicchio organizza annualmente in memoria dei SS Giacomo e Filippo Apostoli, antichi titolari dell’Abbadia Nuova e patroni dell’Arte dei Vasai e con essa l’omonima rassegna di ceramica contemporanea giunta alla sua tredicesima edizione.
Questa piccola ma preziosa iniziativa ha saputo trasformare l’antico gemellaggio che lega storicamente la Contrada al mestiere dei vasai, in un’occasione di promozione artistica e culturale di viva attualità.
Piccola perché concentra in pochi giorni tutte le sue fasi. Preziosa perché negli anni ha saputo riunire artisti nazionali e internazionali come Petra Weiss, Carlos Carlè, Nico Caruso, Bertozzi&Casoni, Antonia Campi, Giorgio Laveri, Alessio Tasca, Lee Babel, Adriano Leveroni, Carlo Zauli, oltre ai moltissimi altri artisti partecipanti. Il loro passaggio ha contribuito inoltre a creare una collezione permanente di sensibile pregio e valore, visitabile nei locali della Contrada.
“La rassegna Antica Arte dei Vasai è per noi il modo di legare a doppio filo la tradizione storica della nostra Contrada con la sua declinazione contemporanea, attraverso espressioni creative che superano schemi rigidi e omologati”, commenta Davide Losi, Onorando Priore della Nobile Contrada del Nicchio. “La Festa all’Abbadia Nuova contribuisce, con umiltà ma con autorevolezza, all’abbellimento e alla valorizzazione del nostro rione, oggi maggiormente possibile grazie alla disponibilità degli spazi del Parco dell’Abbadia Nuova, ai quali siamo tornati con gioia ed entusiasmo, nonché con la strenua volontà di farne terreno per idee che possano assumere una valenza anche in grado di superare i confini della Contrada”.
La Direzione Artistica è recentemente stata affidata a Cristoforo Maria Lippi, curatore senese, con l’invito a rivolgere l’attenzione verso artisti sia emergenti che mid-career, le cui sperimentazioni e pratiche rivelino un respiro più fresco per animare questa nuova fase di vita della Festa.
Cristiano Carotti, Marco Ceroni, Bekhbaatar Enkthur, MUZ, Giulia Seri sono i cerimonieri di questo rito degli elementi, hanno tutti saputo affiancare simboli e temi cari alla tradizione visiva senese ampliandone però la lettura attraverso una prospettiva graffiante e incisiva.
L’edizione 2023 ha per tema “Salamandra, Geografie anfibie”.
L’animale è il pretesto per abbracciare un regno di confine, anfibio appunto, che permetta più vite e quindi più forme: costanti metamorfosi di stato e di materia. La salamandra è quindi una presenza più o meno manifesta che si aggira tra opere e pubblico rivelando una geografia ibrida, rigenerata e laterale, calata in una narrazione collettiva frutto però di poetiche individuali e molteplici tecniche espressive.
“Siamo orgogliosi che la nostra Contrada sia promotrice di nuove espressioni di arte contemporanea che vede la ceramica come medium espressivo di questo linguaggio artistico”, commenta Riccardo Manganelli Presidente della Commissione legata al Patrimonio Storico, Artistico ed Archivistico.