In tempi di covid, la salvezza per Sapi Impianti arriva on line e da oltre oceano. L’azienda che produce macchinare industriali a Casole d’Elsa è stata colpita duramente dalla crisi economica legata alla pandemia da Coronavirus
“Il 2020 è stato un annus horribilis per la ditta valdelsana, che si è vista rinviare o annullare diverse commesse importanti. Il calo di lavoro ha fatto sì che i quattordici dipendenti venissero messi in cassa integrazione a rotazione e utilizzati in ranghi ridotti. Per molti mesi l’incertezza del futuro è stata al centro di grandi preoccupazioni nello stabilimento del Piano di Casole”. si legge in un comunicato. Dal Cile, è arrivata una richiesta per due macchinari. “Il sogno si è fatto realtà nei primi mesi del 2021 con la firma del contratto e il pagamento della caparra per due “Paoluc 180 teste””, prosegue il testo.
“Per la nostra azienda è importantissimo anche un solo ordine di una macchina del genere – dice il titolare Carlo Vannini – averne due in una volta sola è una sorta di miracolo. Si pensi che, in condizioni normali, il nostro fatturato annuo è di circa 2 milioni di euro. Con due macchine dal costo di 800mila euro l’una, lo copriamo quasi del tutto. Poi c’è da considerare che i macchinari dovranno essere montati e programmati sul luogo, fatto che comporta anche il pagamento del lavoro extra degli operai con tanto di trasferta. Inoltre, ogni nuovo macchinario venduto produce un piccolo indotto a livello aziendale. In futuro ci saranno da produrre pezzi di ricambio, senza trascurare la fornitura di altri materiali, come il nostro Sapifrost, la polvere satinante prodotta appositamente per noi da un laboratorio chimico cinese”.