Covid: in Italia arriva Novavax, il vaccino che piace agli scettici. Ecco come funziona

La sua forma è più ‘classica’ rispetto a quella delle moderne tecnologie a Mrna ed è anche per questo che alcuni sono fiduciosi che il vaccino anti-covid Novavax possa vincere le convinzioni degli scettici. Ieri è arrivato l’annuncio del Commissario Straordinario all’emergenza, il generale Figliuolo.

Novavax arriverà questo weekend, “ne arriveranno poco piò di un milione di dosi che saranno subuto distribuite a tutte le regioni e province autonome. Poi arriveranno ancora un altro paio di milioni di dosi nel mese di marzo. Per cui ci sarà possibilità anche di utilizzo di questo ulteriore vaccino”, aveva detto Figliuolo.Ma perché il vaccino che ha il nome della società di biotecnologie americana che lo ha sviluppato dovrebbe convincere lo scetticismo dei no-vax? Come dicevamo il ‘ punto di forza’ per battere la diffidenza è quello della tecnologia di produzione.

Stiamo infatti parlando di un vaccino a base di proteine, ingegnerizzato dalla sequenza genetica del ceppo originale del coronavirus. Creato grazie alla tecnologia delle nanoparticelle ricombinanti, il vaccino genera l’antigene derivato dalla proteina spike ed è formulato con l’adiuvante Matrix-M, brevettato da Novavax per migliorare la risposta immunitaria e stimolare alti livelli di anticorpi neutralizzanti. NVX-CoV2373- questo l’altro suo nome-, iniettato in forma liquida, contiene antigene proteico purificato e non può replicarsi né provocare covid. Dopo l’inoculazione, il sistema immunitario identifica la proteina e inizia a produrre difese naturali come anticorpi e cellule T. Se una persona immunizzata viene esposta a covid, l’organismo dovrebbe riconoscere la proteina spike del virus e contrastare l’infezione. Gli anticorpi e le cellule immunitarie lavorano insieme per impedire l’ingresso dell’agente patogeno nell’organismo e distruggere le cellule infette. Il regime di vaccinazione prevede due dosi da 0,5 millilitri, da somministrare per via intramuscolare a 21 giorni di distanza

Intanto, sulla quarta dose di vaccino, “la mia indicazione è quella che partiremo il primo marzo” per i fragili. Questo ha aggiunto Figliuolo ieri durante la visita al Meyer.