Dalla seconda metà di giugno, i vaccini anti Covid potranno essere somministrati anche nei luoghi di lavoro, se le dosi a disposizione lo permetteranno.
La scelta (dopo l’approvazione delle linee guida lo scorso 10 maggio con delibera di Giunta) è stata condivisa questa mattina nel corso di una riunione con tutte le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali. L’incontro è stato voluto dal presidente della Toscana Eugenio Giani e dagli assessori regionali alla sanità Simone Bezzini e all’economia Leonardo Marras.
“Stiamo definendo i protocolli necessari per avviare la vaccinazione anche nei luoghi di lavoro, fermo restando che l’adesione alla campagna vaccinale da parte delle aziende e dei relativi lavoratori è volontaria e che il modello organizzativo, che attiveremo, è condizionato dalla reale disponibilità di vaccini e dalle categorie, che dobbiamo vaccinare in via prioritaria – commenta il presidente Giani -. Ci stiamo attrezzando per quando saremo in piena vaccinazione di massa. In pochi giorni abbiamo anche attivato 8 nuovi punti vaccinali, aumentando la nostra capacità di 6/7mila dosi in più ogni giorno, senza contare che questa settimana abbiamo aperto le agende per la prenotazione degli over 40. Se avremo i vaccini che servono, potremo arrivare fino a 55mila somministrazioni al giorno e vaccinare, entro la fine di settembre, 3milioni di toscani. Auspico a breve il coinvolgimento delle farmacie tra i vaccinatori della rete, che abbiamo progressivamente potenziato anche grazie alla strettissima collaborazione con i medici di medicina generale”.
“L’attività di vaccinazione nei luoghi di lavoro è un’importante iniziativa di sanità pubblica, che va a integrare l’offerta complessiva regionale, destinata alla popolazione toscana, nel rispetto delle priorità definite dagli atti di indirizzo nazionali e regionali – dichiara l’assessore alla sanità Simone Bezzini -. Stiamo definendo gli aspetti organizzativi, la cui responsabilità generale e la supervisione dell’intero processo rimarranno in capo al servizio sanitario regionale tramite l’Azienda sanitaria di riferimento anche se avranno un ruolo fondamentale i medici competenti aziendali, che potranno avvalersi anche di altro personale medico e infermieristico, e il datore di lavoro, che dovrà redigere un piano vaccinale, da trasmettere alla Asl, e individuare i locali dove poter vaccinare anche in collaborazione con altre aziende. Sarà un grande lavoro di squadra, che ci consentirà di raggiungere tutti insieme l’obiettivo che ci sta più a cuore: vaccinare il maggior numero possibile di toscani e prevenire eventuali contagi negli ambienti di lavoro”.
“Dobbiamo preparci fin da subito – commenta l’assessore Leonardo Marras -. Le vaccinazioni in azienda non sostituiranno quelle negli hub e negli ambulatori medici, ma saranno un canale aggiuntivo importante. Invito, pertanto, le aziende a farsi fin da ora avanti e le più piccole magari ad associarsi, valutando nel caso se appoggiarsi al servizio sanitario pubblico. Offriremo in questi giorni il supporto necessario alla fase di organizzazione”.
Su di lui pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla procura di Siena nel 2021.…
Il cardinale Augusto Paolo Lojudice ha celebrato ieri mattina, venerdì 20 dicembre, la Santa Messa…
Natale in musica a Siena con gli Unconventional Singers che terranno un concerto itinerante tra…
Un riconoscimento di assoluto valore per il senese Giovanni Gravili e per la associazione, da…
Per festeggiare il Natale le famiglie assistite dalla Caritas potranno contare su generi alimentari di…
"In questi giorni continuano su tutto il territorio comunale di Buonconvento le attività di installazione…