Mercoledì 24 marzo e giovedì 25. Due giornate che saranno decisive per la Regione. La Toscana infatti si trova di fronte ad un bivio che la potrebbe fare rimanere nella zona arancione, ma anche farla passare in rosso.
Determinanti per poter capire quale sarà il futuro del nostro territorio, a partire da lunedì 29 marzo, saranno i bollettini del contagio covid di questi due giorni. Sull’argomento il presidente della Regione Eugenio Giani manifesta sicurezza: “Si cominciano a vedere i risultati del nostro lavoro con mini-lockdown a macchia di leopardo”, così ha detto a margine di una conferenza aggiungendo che l’importante “è che tenga Firenze e la sua provincia. Se fosse così la Toscana potrebbe andare verso un decremento dei contagi”. La zona rossa resta comunque ad un passo. Come ha ammesso lo stesso Governatore, nel nostro territorio si contano al momento 250 casi ogni 100mila abitanti. Viene così raggiunta la soglia che fa scattare, insieme ad altri parametri, le misure più restrittive, “ma la carica pandemica sta rallentando”, chiarisce Giani e, quando arriverà venerdì 26 marzo, il giorno delle decisioni di Ministero della Salute e Cabina di Regia sarà valutata “una situazione al limite e conteranno soprattutto i dati delle giornate di mercoledì e giovedì”, afferma il presidente della Regione che poi conclude: “se rimanessimo arancioni metteremo in zona rossa i comuni dove la diffusione del virus ha un effetto moltiplicatore su altri territori”.
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