Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge con le nuove norme sulla durata del green pass e sulle quarantene scolastiche. Il decreto legge toglie la scadenza per il green pass a chi ha fatto tre dosi oppure due dosi ed è già guarito dal covid. Viene limitato il ricorso alla dad nelle scuole. Nessuna restrizione per chi è vaccinato anche nelle zone rosse.
“Siamo in una fase nuova della gestione della pandemia che è consentita dall’altissimo numero di persone vaccinate. Questa mattina abbiamo circa il 91% di prime dosi di persone sopra i 12 anni. Quindi ciò ci viene consentito da un quadro epidemiologico che negli ultimi giorni dà segnali incoraggianti. Abbiamo ancora un’incidenza molto alta, ma in modo particolare l’ospedalizzazione, sia in area medica che in terapia intensiva segnalano, per la prima volta, dopo molte settimane non semplici, segni ‘meno’ che sono sicuramente positivi e importanti”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, in conferenza stampa dopo il Cdm. Il ministro ha quindi sottolineato che “i segni meno sono sicuramente positivi e importanti e c’è la necessità di iniziare a costruire una fase nuova. Le scelte che abbiamo compiuto sono molto rilevanti”
“La scuola è il cuore del nostro paese e vogliamo lavorare per ridurre il piu possibile la didattica a distanza!”, ha aggiunto Speranza. “Abbiamo deciso che i vaccinati non andranno più in dad e nei pochi casi di dad questa non durerà più 10 giorni ma 5″. Il ministro ha anche spiegato che le nuove regole sulla dad riguardano tutta la scuola: nelle scuole dell’infanzia si va in dad con 5 casi positivi, nella scuola primaria si va in dad con 5 casi ma solo i non vaccinati. Infine, anche nella scuola secondaria dopo 2 casi di positivi andranno in dad solo i non vaccinati. “”Per la scuola si prevede anche il tampone fai da te. Il meccanismo di autosorveglianza può prevedere anche questo strumento. In questa nuova fase della pandemia anche i tamponi di autotesting sono uno strumento che può essere utile”, aggiunge il titolare del dicastero alla Salute.
La dad non è il male assoluto, è stata un strumento fondamentale”. Così il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. “Ma l’opzione che abbiamo scelto – ha proseguito Bianchi – è stata di privilegiare le attività in presenza, dando un segno forte, e cioè che la vaccinazione è il elemento vero di sicurezza. E’ stato questo il segno che ha guidato tutte la nostra azione. Vi era stato un aumento dei casi positivi al covid nelle settimane successive alla riapertura della scuola – ha sottolineato il ministro – ed era il segno di quanto i nostri ragazzi erano stati esposti al virus nel periodo di mancanza della scuola”.