“Abbiamo fatto oltre 200 mila terze dosi; sugli over 80 a fine settimana saremo a buon punto”. Lo ha detto l’assessore regionale alla salute Simone Bezzini durante il suo intervento nel dibattito “La salute futura: sarà ancora un diritto per tutti?” che si è tenuto per il Festival della salute.
“Il nostro obiettivo è stato sempre quello di garantire il vaccino a tutti-prosegue-, per questo in estate abbiamo lavorato con le associazioni di volontariato, con i mediatori culturali per intercettare chi non rientrava nelle liste sanitarie, chi aveva difficoltà a ricevere le informazioni e i senza fissa dimora. Più si vaccina più si mette in sicurezza la collettività. Ognuno di noi deve essere cosciente che per tutelare i segmenti più fragili della collettività è necessario vaccinarci tutti”.
Insieme a lui sono intervenuti S.Em Augusto Paolo Lojudice, Cardinale e Arcivescovo di Siena, Fabrizio Landi, presidente di Tls e Elisa Baciotti, direttrice delle Campagne di Oxfam. Ha aperto l’incontro un video che racconta l’esperienza romana di medici volontari che prestano la loro opera per curare indigenti, stranieri e soprattutto bambini non inseriti nel sistema sanitario nazionale.
La clip è stata spunto di riflessione per Lojudice:“A Roma ho svolto il ministero sacerdotale in 5 quartieri da quelli più agiati a quelli come Tor Bella Monaca, ci sono situazioni difficili come è purtroppo normale in una metropoli dove approdano milioni di persone. Siena è una realtà più piccola dove comunque ci sono problemi, c’è un grande impegno da parte delle associazioni di volontariato ma credo sia necessario un coordinamento sempre più efficace per dare dignità a ciò che facciamo. C’è una rete che funziona e deve essere attenta alle particolarità”.
“Lavoriamo portando aiuti concreti nel Sud del mondo e anche in Italia; siamo nati ad Arezzo e abbiamo operato anche in questa zona. I centri comunitari possono garantire l’accesso a servizi di supporto psicologico, pratico, aiuti per i bambini. Abbiamo fatto una campagna per assicurare l’accesso ai vaccini e alle cure per il Covid rivolta a chi rischiava di rimanere isolato”, queste le parole di Baciotti.
Fabrizio Landi ha invece parlato di di quanto sarà importante oltre al vaccino avere medicinali che possano aiutare a combattere questa malattia: “Virus e batteri sono la principale causa di morte ma l’Occidente negli ultimi 30 anni si è dimenticato di questi rischi, ha avuto la presunzione di pensare di essere immune da nuove pandemie. Il problema oggi è di rendere la sanità solidale e di prevenire nuove epidemie. Stiamo sperimentando le monoclonali che saranno la cura per il futuro. Il covid non sparirà velocemente-afferma-, durerà 30-40 anni, quindi dovremo continuare a vaccinarci per avere la protezione e avere medicinali che ci consentano di guarire in 7 giorni se abbiamo contratto il virus. Questo ci libererà da prossimi lockdown. E’ necessario però che la diffusione delle cure arrivi anche nei Paesi del Terzo mondo”.