I tesori custoditi nella collezione del Monte dei Paschi raccontano l’arte senese dal Medioevo fino al Novecento. Così al complesso del Santa Maria della Scala saranno svelati alcuni capolavori che si trovavano un tempo a Rocca Salimbeni.
La mostra dal nome “Arte senese” ospiterà opere di grandi maestri come Pietro Lorenzetti, Tino di Camaino, Stefano di Giovanni detto il Sassetta, Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma, Domenico Beccafumi, Bernardino Mei, Cesare Maccari e Fulvio Corsini e permetterà “di ripercorrere il secolare amore di Siena per le arti figurative, attraverso alcune grandi personalità artistiche capaci di affermarsi in patria e non solo”, spiegano gli organizzatori.
A comporre le collezioni è un numero impressionante di dipinti, sculture ed arredi. La maggior parte delle opere fa parte di quella scuola senese che va dal 1300 al 1500, ma ci sono anche testimonianze del Novecento italiano. Una vera e propria “sedimentazione storica”, l’hanno definita così gli organizzatori, che è partita con le committenze di Mps ed è andata avanti, in tempi recenti, con importanti acquisizioni e con l’allestimento degli spazi museali nella chiesa di San Donato, che si trova nella sede storica del Monte.
Una raccolta, quella di Monte dei Paschi, che si è arricchita anche grazie al patrimonio artistico della banche incorporate e con l’acquisizione di una delle più importanti collezioni private di Siena: quella Chigi Saracini.
“Di tutto ciò la mostra offrirà una ponderata selezione, focalizzata sulle maggiori testimonianze di quella scuola senese che, per merito soprattutto dei grandi maestri del Trecento, è celebre in tutto il mondo”, evidenziano gli organizzatori.
“Arte senese” è prodotta da FMps, Comune di Siena e Fondazione Santa Maria della Scala. A Vernice progetti culturali è affdato il progetto scientifico e l’organizzazione. La mostra infine verrà realizzata da Opera Laboratori con un allestimento sostenibile orientato su materiali e tecniche che limitano al massimo l’impatto sull’ambiente.