Dalla Regione Toscana sono stati stanziati oltre 250 milioni di euro investiti in favore delle politiche sulla casa nel corso della legislatura, è stata approvata una nuova legge che rende più efficiente ed equo il settore, ma non solo. A partire dalla prossima variazione di bilancio la Toscana destinerà risorse anche al recupero degli alloggi di risulta, un fenomeno in crescita evidenziato nel Rapporto casa presentato all’auditorium di Santa Apollonia a Firenze nell’ambito del ciclo di incontri ‘La Toscana che si muove’.
“L’ottavo rapporto casa – dice Ceccarelli – ci mostra un fenomeno relativamente nuovo e da non sottovalutare: l’alto numero degli appartamenti che tornano nelle disponibilità dei gestori e che devono essere ristrutturati prima di essere riassegnati. Ma le risorse a disposizione non sono sufficienti. Per questo abbiamo deciso di affrontare in maniera diretta il problema e già con la prossima variazione di bilancio la Regione metterà a disposizione circa 3 milioni di euro di risorse aggiuntive per la ristrutturazione degli alloggi di risulta. E’ uno sforzo importante, ma riteniamo sia necessario per testimoniare la continuità e la serietà dell’impegno regionale. La nostra volontà di dare finalmente risposta a chi da anni attende nelle lunghe liste delle graduatorie comunali”.
L’assessore guarda all’insieme delle politiche regionali per la casa ed al lavoro fatto nel corso dell’ultima legislatura. “La Toscana ha fatto per intero il suo dovere, anzi ha fatto ben di più di quanto aveva promesso – dice – destinando nel solo triennio 2017-19 oltre 110 milioni di euro per la costruzione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica. Più dei 100 milioni promessi. Una cifra che sale fino a sfiorare i 200 milioni se si considerano tutte le risorse destinate all’edilizia residenziale pubblica nell’intera legislatura”.
Da ricordare anche la decisione di attribuire ai diversi gestori 37 milioni di euro nel periodo 2015-2019 per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei cosiddetti alloggi di risulta, che poi sono stati riassegnati ai cittadini in graduatoria.
Altre risorse importanti, ben 17 milioni, arriveranno dal Cipe e saranno destinati ai Comuni di Firenze (11 milioni) e Prato (6 milioni).
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