“Inviami 500 euro sulla carta prepagata che ti verrà indicata oppure il video verrà distribuito a tutti i tuoi contatti social”. Si sono visti recapitare questo messaggio alcuni cittadini valdelsani rimasti vittima di estorsione a sfondo sessuale.
Queste persone erano state riprese in atteggiamento intimo via webcam e, per evitare la diffusione delle immagini, hanno pagato una prima volta gli autori del reato. L’incubo però era appena iniziato visto che le richieste di soldi non finivano ed alimentavano invece una spirale ossessionante, terminata solo con la denuncia alle forze dell’ordine.
Sul fenomeno infatti si sono mossi i carabinieri di Poggibonsi che, dopo aver raccolto le denunce ed aver condotto le indagini, sono riusciti ad identificare i presunti autori delle estorsioni a sfondo sessuale: sono due 25enni, entrambi stranieri, che dalla provincia di Milano operavano i ricatti verso gli ignari “utenti”. I militari dell’Arma li hanno denunciati in stato di libertà per concorso in estorsione alla Procura della Repubblica del Tribunale di Siena.
Prima c’è la richiesta d’amicizia, sui social, di presunte e belle ragazze, poi le video-chat che diventano sempre più intime ed infine la richiesta di pagamento con la minaccia di pubblicare tutto: questo in sostanza quello che avviene nella sex-extortion, un fenomeno verso cui i carabinieri hanno diffuso alcuni consigli per contrastarlo :”non pagare la somma richiesta. Dopo il primo pagamento, infatti, seguono richieste, via via più esose; bloccare subito il contatto, sia sulla piattaforma social che sulla videochat; inoltrare, immediatamente, richiesta di rimozione del video ai gestori della piattaforma sulla quale il video è stato postato; sporgere denuncia alle forze di polizia”, spiegano i militari.
“Per prevenire-continuano, invece, si consiglia di:non concedere “amicizia” sui social network a persone che non sono conosciute anche nella vita reale. Concedere la propria amicizia sulla piattaforma significa, infatti, ammettere una persona estranea in uno spazio riservato e privilegiato, concedendole un enorme ed immotivato vantaggio qualora si tratti di un malintenzionato; non scambiare messaggi privati con utenti appena conosciuti e, men che meno, concedere di entrare, attraverso la webcam, nella propria casa e nella propria privacy; configurare le proprie pagine social in modo tale da renderle “invisibili” agli sconosciuti”.