Aggiornare tempestivamente i piani di protezione civile: è la richiesta che il prefetto di Siena Matilde Pirrera ha fatto agli enti locali durante una riunione odierna che è servita a fare una ricognizione del contesto territoriale, delle misure messe in atto, delle criticità presenti in provincia di Siena per una efficiente e pronta gestione degli eventi emergenziali.
L’incontro è avvenuto a pochi giorni dagli eventi di maltempo e pioggia che hanno causato numerosi danni nel Senese nonché allagamenti sulle strade, disagi alla circolazione e pericolo per la pubblica incolumità .
Presenti al tavolo la Prefettura, la Protezione civile, il Genio civile della regione Toscana, la provincia, i comuni di Siena, Poggibonsi, Monteriggioni, Castellina in Chianti, Sinalunga, Trequanda, Montepulciano, Torrita di Siena, il comando provinciale Vigili del fuoco, la polizia stradale, Anas, Autorità di bacino distrettuale e i Consorzi di bonifica territorialmente competenti.
“Nel corso dell’incontro si è discusso anche delle necessità delle attività di prevenzione e monitoraggio relative al rischio idraulico e idrogeologico sul territorio della provincia, in attesa dell’attuazione di interventi strutturali che, in alcuni casi, sono stati già finanziati”, si legge in una nota.
Poi appunto la richiesta di aggiornare i piani di protezione civile “imprescindibili strumenti di conoscenza del territorio e di coordinamento degli interventi che devono essere approntati in sinergia con altri soggetti istituzionali, per affrontare e ridurre le conseguenze di qualsiasi evento avverso”, prosegue il testo.
“Una particolare attenzione è stata rivolta anche ai punti in cui i corsi d’acqua si intersecano con la viabilità stradale, al fine di intervenire tempestivamente lungo le strade realizzate nei pressi degli alvei di fiumi e torrenti, dirottando la circolazione sugli itinerari alternativi. In conclusione, il prefetto, nel ribadire l’importanza della collaborazione interistituzionale, ha assicurato la disponibilità della Prefettura per un supporto e un coordinamento nelle azioni di prevenzione e di tutela del territorio”, si legge ancora.