Nel giorno in cui iniziò il suo ‘Viaggio’ Siena ha celebrato Dante Alighieri con un video di 40 minuti, a cura di Raffaele Ascheri, dove viene spiegato il rapporto fra il Sommo poeta e il nostro territorio. Durante l’anno comunque verranno fatte ulteriori iniziative, come annuncia Natascia Tonelli, docente ordinaria di Letteratura italiana dell’Università di Siena.
In Rettorato, all’inizio del prossimo autunno, ci sarà una mostra con opere sulle terzine dantesche, su cui lavoreranno vari artisti che hanno dipinto un drappellone per una dei due palii. Tra alcuni dei i nomi degli artisti che potrebbero esporre ci sono quelli di Emilio Giannelli, Sinta Tantra e Andrea Rauch
“Abbiamo costituito un comitato fra le due università di Siena e stiamo discutendo con Comune, Fondazione Monte dei Paschi, Accademia Chigiana per creare un programma condiviso. Stiamo mettendo in campo una serie di progetti che toccano molte realtà cittadine – dice Tonelli-. con la Chigiana avremo dei concerti, il Comune organizzerà degli spettacoli e delle iniziative per le scuole. Qualcosa si sta muovendo”.
La professoressa ha poi dato il giudizio sui messaggi quanto mai attuali di Dante Alighieri a 700 anni dalla sua morte “Quando affrontiamo la paura dobbiamo contare sulla ragione. Può sembrare qualcosa di semplicistico, ma Dante usa sempre la ragione e questo è il modo migliore per guardare al futuro, nonostante l’emergenza sanitaria -prosegue – .Nella Commedia lancia un messaggio di speranza: quell’ “Uscimmo a riveder le stelle” ha questo significato”, ci spiega.
Di Dante, oggi, nel giorno in cui ebbe inizio il suo ‘viaggio’, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato la “capacità di trascendere il suo tempo e di fornire indicazioni, messaggi e insegnamenti validi per sempre”, mentre Papa Francesco, in un’epistola pubblicata sull’Avvenire ha detto che il fiorentino “può ancora donarci parole ed esempi che danno slancio al nostro cammino”. “Alighieri è fortemente attuale. I versi da lui scritti – continua Tonelli- ci fanno identificare nel suo percorso, capire la sua empatia verso gli altri e il suo desiderio di conoscere e comprendere le persone, anche coloro che, nella Commedia, sono stati ‘condannati’ all’Inferno”.
Nella riflessione della professoressa il pensiero si sposta al rapporto tra Dante e Siena “la città che, dopo Firenze, ricorre di più nelle sue opere. La città di Sapia che rappresenta, con la sua figura, la doppiezza della figura femminile” e di “Pia de’ Tolomei, il cui autoritratto fulmineo lascia uno spazio straordinario all’immaginazione delle lettore. Questa è una delle caratteristiche della grandezza di Dante”.
Marco Crimi