Toscana

David Rossi, Mussari in audizione: “Non mi riconosco nei suoi biglietti di addio”

David Rossi “era un fratello, un amico. Lo feci assumere perché era il più bravo di tutti a fare il suo lavoro. Era il numero uno. A lui non ho mai confidato nulla, ma sapevo che, se ci fosse stato bisogno di un amico, lui c’era”.

Sono alcune delle cose dette dall’ex presidente di Mps Giuseppe Mussari durante l’audizione, che è ancora in corso, alla commissione parlamentare di inchiesta sulla morte dell’ex responsabile della comunicazione della Banca di Rocca Salimbeni.  “Per lui provavo un amore fratello”, ha ribadito Mussari che ha esordito leggendo una parte della sua lettera indirizzata ad Antonella Tognazzi, la vedova di Rossi. “Non posso restare indifferente ai giudizi sull’inchiesta della moglie e dei fratelli di David e non posso non restare dalla loro parte”, ha aggiunto mentre stava parlando della vicenda.

Rossi “non partecipava ai cda di Mps -ha chiarito- . Veniva in consiglio solamente quando doveva esporre le linee guida sulla comunicazione o su un nuovo spot pubblicitario dell’Istituto”.

Ed ancora: “sulle operazioni Alexandria e Santorini, oggetto di indagine della procura di Siena, ritengo che lui non sapesse nulla”, continua Mussari mentre affronta l’argomento delle email mandate a Fabrizio Viola. “Era già stato interrogato, non credo avesse cose di chissà quale significato, di chissà quale rilevanza da riferire”.

Al centro delle domande dei commissari ci sono anche le affermazioni dell’avvocato, ed ex-senatore di FI, Giancarlo Pittelli che aveva affermato come David Rossi ““non si è suicidato, Rossi è stato ucciso”. “Ho conosciuto l’avvocato Giancarlo Pittelli in maniera del tutto casuale ad corso di formazione il 25 maggio del 2018. Prima non loavevo mai incontrato, ha sottolineato Mussari rispondendo direttamente al presidente della commissione Pierantonio Zanettin.

“Non mi riconosco nei biglietti di addio scritti da David Rossi, quello non era il suo modo di esprimersi”. E’ quanto ha precisato poi Mussari rispondendo ad una domanda nel corso dell’audizione, “Vorrei che si leggesse la prefazione del catalogo di una mostra svoltasi in quegli anni a Siena su Corto Maltese che avevamo scritto a quattro mani per capirlo” paragonando lo stile

 

marco crimi

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