Deposito scorie nucleari, attesa in Val d’Orcia, consegnata la carta delle aree idonee al ministero della Transizione ecologia

La Val d’Orcia dovrà attendere ancora un po’ prima di conoscere il contenuto della Carta nazionale delle aree idonee a ospitare il Deposito nazionale per i rifiuti radioattivi e Parco tecnologico.

La Sogin ha trasmesso al ministero della Transizione ecologica la sua proposta predisposta sulla base di oltre 600 tra domande, osservazioni e proposte, per un totale di oltre 25mila pagine costituite da atti, documenti, studi, relazioni tecniche e cartografie. Il materiale è il risultato della lunga consultazione che è partita il 5 gennaio 2021 e si è conclusa lo scorso 14 gennaio.

Sogin ha discusso sulle osservazioni arrivate dai territori indicati come “potenzialmente idonei” dalla Cnapi, tra cui appunto la Val d’Orcia, e dai ogni soggetto che abbia avuto interesse sull’argomento. Il deposito ospiterà 95mila metri cubi di materiale e sorgerà in un’area di 150 ettari. In Italia sono state individuate 67 zone per ospitare il sito. Due di queste sono in Toscana: nelle province di Siena, appunto, e di Grosseto.

Adesso il ministero della Transizione Ecologica, acquisito il parere tecnico dell’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, deve approvare con proprio decreto la Carta, di concerto con il dicastero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. La mappa verrà, quindi, pubblicata sui siti internet di Sogin, dei due Ministeri e dell’Isin. La pubblicazione avvierà quindi la fase di concertazione finalizzata a raccogliere le manifestazioni d’interesse, non vincolanti, a proseguire il percorso partecipato da parte delle Regioni e degli Enti locali nei cui territori ricadono le aree idonee, con l’obiettivo di arrivare a una decisione condivisa del sito nel quale realizzare il deposito.