“Il Comune intende avviare immediatamente la fase del contenzioso con ricorso alla via giudiziale” nei confronti di Mps. Lo si legge in un documento dell’Albo pretorio del municipio di Siena.
Nel documento, che ha per oggetto il conferimento di un incarico legale allo studio legale associato Cedrini & Zamagni di Rimini, si legge che il Comune “aveva a suo tempo stipulato con banca Mps Spa un contratto relativo ad operazioni in derivati” e che il “danno economico è configurato, tra le altre cose, dall’applicazione di costi impliciti non previamente comunicati all’Ente da parte dell’intermediario finanziario. Alla luce della giurisprudenza intervenuta ( viene citata la decisione 8770 del 2020 della Cassazione ndr.) l’omessa comunicazione dei suddetti importi, oltre all’assenza di rappresentazioni probabilistiche sull’andamento dei contratti ed alla omessa comunicazione del MTM alla stipula, configurano rilevanti criticità”, si legge ancora.
L’amministrazione comunale “ha subito, a fronte del contratto stipulato con Mps, un ingente danno economico come rilevato da perizia tecnico finanziaria della società Finance Active Italia”, per questo l’interesse primario di palazzo Pubblico è “ottenere il reintegro/risarcimento del considerevole pregiudizio economico/finanziario subito“.
L’atto dirigenziale è conseguente alla delibera di giunta dello scorso 22 luglio, in quella data fu deciso di conferire un “‘incarico esterno per l’assistenza legale di tipo stragiudiziale e per l’eventuale ulteriore fase giudiziale successiva”. Lo studio di Rimini ha presentato un proposta di compenso pari a 1000 euro e “una componente variabile e aggiuntiva rispetto alla componente fissa da liquidarsi solo in caso di accordo transattivo e pari al 1,00% oltre accessori del “Beneficio Economico Finanziario (BEF)” conseguito dal Comune per effetto della transazione/conciliazione”, così recita il documento.