“La mia è un’arte immersiva dove l’opera diventa spazio e ti abbraccia, diventa musica, storia ed emozione”. Cos’ Lorenzo Marini aveva presentato la sua mostra Di segni e di sogni al Complesso del santa Maria della Scala.
Adesso l’artista padre della TypeArt ritorna a Siena con il suo alfabeto liberato: mercoledì 1 settembre Marini collocherà 40 cerchi gommati realizzati appositamente per Siena, frammenti di un alfabeto che non vuole unire le parole, ma al contrario vuole esaltare la bellezza di ogni singolo segno alfabetico. Si tratta di un happening dinamico, immersivo, dove l’arte diventa orizzontale e fruizione popolare. Forte del successo di pubblico e di critica della mostra “Di segni e di sogni”, Lorenzo Marini aggiunge alle installazioni già presenti al Santa Maria della Scala questa SquareType, dove la piazza non solo diventa momento di coesione sociale, ma l’arte trasforma un piano in un concetto, come se la città potesse parlare.
“Dalla performance del 20 luglio ho scoperto che la gente ama relazionarsi con le mie opere in modo divertente, cerca il proprio nome, ci corre sopra, scatta selfie e foto di gruppo, si siede in cerchio e crea momenti di discussione – dichiara Lorenzo Marini – Il senso della mia arte, che il sindaco Luigi De Mossi ha definito come Proto-pop, sta proprio in questo: nel coinvolgere, nel diventare esperienza, nel creare un rapporto immersivo”.