La percentuale della raccolta differenziata è ancora più bassa rispetto alla media regionale ma la crescita, dal 2019 al 2020, è tra le più elevate della Toscana. In provincia di Siena la raccolta differenziata tocca quota 56,48% contro la media regionale del 62,12%, ma sale in un anno di 4 punti rispetto al + 1,9% della Regione.
I dati sono stati elaborati dall’Agenzia regionale recupero risorse. La Regione ha presentato dei numeri in crescita: oltre alla differenziata salgono anche i Comuni virtuosi, nonostante la pandemia e le restrizioni. Buoni i risultati della ‘nostra’ Ato sud che ha registrato la crescita più alta tra i tre ambiti regionali. “I risultati migliori nell’Ato Toscana Sud (+4% Arezzo e Siena, +3,9% Grosseto), a conferma del trend positivo di un anno fa e dove, sebbene i livelli di differenziata non siano ancora ottimali, i risultati confermano i buoni esiti degli investimenti degli ultimi anni”, sottolinea la Regione in un report.
Tra i capoluoghi Siena è la terz’ultima in Toscana con 49,93%, ma segna una crescita del +6,35%, la migliore in dodici mesi. Intanto sono 143 i comuni che nel 2020 hanno superato il 65% di differenziata, 20 in più rispetto al 2019, con una popolazione pari al 55% di quella regionale. Per trovare il primo comune senese però bisogna scendere al 59esimo posto in questa classifica: lì si trova Chiusi, medaglia d’oro in provincia, con il 78,50%. Fanno bene anche Monteroni d’Arbia con il 76,88, Torrita di Siena con il 76,37%, Sarteano con il 73,84%, Chianciano Terme con il 72,26%, Pienza con il 71,74%, Sovicille con il 71,58%, Castelnuovo Berardenga con il 70,07%, Sinalunga con il 69,99%, Asciano con il 68,77%, Castellina in Chianti con il 68,73%, Trequanda con il 68,50%, Monteriggioni con il 65,93%.
A presentare questi dati è stato l’assessore all’ambiente Monia Monni che ha inoltre annunciato che ai tre Ato verrà messo a disposizione quasi 1 milione di euro sia per premiare i comuni più virtuosi che per stimolare piccoli progetti locali di raccolta differenziata.
“La Toscana – ha detto Monni – ormai da qualche anno ottiene un risultato costante in termini di raccolta differenziata, un dato importante sul quale vogliamo lavorare per migliorarlo ancora di più. A facilitarci questo compito due elementi: da un lato l’avviso pubblico regionale per il Piano dell’economia circolare, dall’altro gli avvisi del Ministero per la transizione ecologica legati al Pnrr che, per i progetti di economia circolare, stanzia oltre 1,5 mld di euro, 600 mln dei quali serviranno anche per finanziare il potenziamento della raccolta differenziata”.
“Abbiamo ritardato la pubblicazione dell’avviso regionale (prevista per il 1 dicembre, ndr) – ha aggiunto – proprio per facilitare il dialogo tra i due strumenti e siamo in contatto costante con Ato e gestori per la presentazione dei progetti che devono andare nella direzione di aumentare la raccolta differenziata ed il riciclo, considerato che del 62% attuale la Toscana riesce a riciclare il 43%. E’ evidente che occorre potenziare l’impegno su questo versante per dar vita ad impianti che siano in grado di creare filiere del riciclo per mettere a disposizione delle industrie quantità crescenti di materie prime seconde derivanti dai rifiuti”.