Si ricorderà questa giornata una donna ricoverata nell’Hospice dell’ospedale di Nottola: la sua giovane figlia ha deciso di sposarsi ed è convolata a nozze con il suo compagno nella cappella del presidio ospedaliero della Val di Chiana, per permettere alla mamma di affaticarsi il meno possibile. “Organizzata velocemente, la cerimonia ha avuto tutto quello che un matrimonio deve avere: l’officiante, i testimoni, il bouquet, la musica di un violino. Figlia unica, la novella sposa ha avuto dalla mamma il più bello dei regali: un sorriso”, raccontano da Nottola. “Quando la vita corre più veloce del tempo ritrovare la dimensione umana è fondamentale per garantire alle persone fragili qualità e appropriatezza nei percorsi di cura e assistenza attraverso una visione globale, fisica, emotiva e spirituale, nel rispetto della dignità e umanità di chi soffre” ricorda la direttrice Uoc Cure Palliative dell’Asl Toscana sud est Concetta Liberatore.
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