Oltre 200 milioni di euro sono quelli che spettano alla Toscana secondo l’ultimo Decreto firmato dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, con cui si ripartisce la prima tranche dei fondi che il PNRR mette a disposizione della scuola. In particolare, in questa fase ci si concentra sull’edilizia scolastica per mettere in sicurezza gli edifici esistenti – soprattutto quelli costruiti prima del 1975 e quelli che sorgono in zone sismiche – ma anche per costruirne di nuovi, incrementare i numeri disponibili negli asili nido e nelle scuole per l’infanzia, rafforzare i servizi delle mense scolastiche e favorire le attività sportive e i corretti stili di vita grazie alla realizzazione di nuove palestre o alla riqualificazione di quelle esistenti.
Un intervento a tutto tondo, in cui le risorse sono ripartite tra le regioni in base a pesi ponderali che tengono conto del numero di studenti, del trend demografico ma anche dello stato dell’arte con l’obiettivo di ridurre il divario strutturale tra le diverse aree del Paese.
Alla Toscana, dunque, saranno destinati circa 202 milioni, di cui la metà (102,8 milioni di euro) andranno a sostenere il piano di sviluppo degli asili nido e le scuole dell’infanzia con l’obiettivo di incrementare i posti disponibili per i bambini tra 0 e 6 anni. L’altro capitolo predominante dei finanziamenti è dedicato agli edifici: 43,8 milioni saranno, infatti, destinati alla realizzazione di scuole innovative dal punto di vista architettonico e strutturale, altamente sostenibili e con il massimo dell’efficienza energetica, mentre 29 milioni saranno impiegati per la messa in sicurezza e la riqualificazione del patrimonio scolastico esistente. Infine, l’ultimo capitolo è dedicato al miglioramento dei servizi destinati agli studenti: 11 milioni di euro vengono stanziati per le palestre e 14,7 milioni andranno a incrementare le infrastrutture destinate alle mense scolastiche per potenziare il tempo pieno.
“Con questo decreto – afferma l’onorevole Susanna Cenni (Pd) – il Governo continua nell’attuazione del PNRR e si concentra sul miglioramento e la riqualificazione infrastrutturale degli edifici scolastici, fondamentali per garantire ai giovani, e quindi al futuro del Paese, condizioni di vita e di apprendimento migliori e in linea con gli altri stati dell’UE. Investire nella scuola significa guardare al futuro del Paese; concentrarsi in particolare sugli asili, i servizi all’infanzia e il prolungamento del tempo pieno è, inoltre, un altro passo nel sostegno alle famiglie e in particolare alle donne lavoratrici”.
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