Toscana

Elezioni, Bozzi è il nome di Azione: “Mi candido per amore di Siena. Italia Viva ha scelto la continuità con l’attuale amministrazione”

“Mi candido per amore di Siena. Sarò un cittadino tra i cittadini, capace di governare i cambiamenti in una città dove i cambiamenti sono osteggiati”: Roberto Bozzi ha presentato così alla stampa la candidatura a sindaco per Azione.

La sua sarà una corsa in solitaria visto che Italia Viva, altra anima del Terzo Polo, ha avviato un’interlocuzione, in vista del voto, con Massimo Castagnini. E oggi, intorno alle 18.30, si terrà un incontro per vedere se ci sono punti di convergenza tra i programmi elettorali.  Da lato suo Bozzi non parla di fratture con gli alleati ma di decisioni differenti. “Mi sembra strano che Italia Viva parli di discontinuità e poi voglia fare un accordo con l’espressione dell’attuale amministrazione, una persona a cui lo stesso Luigi De Mossi ha chiesto di candidarsi”, ha aggiunto.

Siena “è una città violentata e senza prospettiva, se non quella di diventare una Disneyland del Medioevo, con esercizi commerciali per il turismo mordi e fuggi, e senza possibilità di una buona qualità di vita per i residenti”, questo invece l’incipit del discorso del 59enne ex-sindaco di Castelnuovo che poi si è spostato sulle linee programmatiche.

Lavoro, servizi sociali, sanità, arte, enogastronomia e turismo sono i punti dove si è mossa la riflessione di Bozzi. Sul capitolo del lavoro il candidato ha evidenziato come sia “necessario cambiare gli assurdi regolamenti sul commercio e sull’artigianato , ascoltando sindacati, associazione e chiunque sia portatore d’interesse”

Capitolo sanità: Bozzi ha evidenziato come l’Aou senese sia al 68esimo posto nella classifica di Newsweek sul settore ed ha sottolineato come un’amministrazione debba essere più impulsiva sull’argomento.

Sull’arte l’uomo di Azioe ha giudicato “una scatola vuota” il Santa Maria della Scala. Da qui l’accusa al governo De Mossi: “Il Santa Maria non ha più sinergie con l’Opera del Duomo. Questo perché il Comune negli ultimi anni ha discusso con tutti.

La chiosa è sul settore enogastronomico, con una proposta su Enoteca italiana: “Palazzo pubblico deve ridare un ruolo a questa struttura. Ma non deve esserci il solo vino. Nel nostro territorio abbiamo tantissime Docg e Doc, per cui nell’Enoteca possono entrarci tantissime eccellenze agroalimentari, come l’aglione della Valdichiana”, conclude.

MC

 

marco crimi

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