Toscana

Estate che bere? La riscoperta delle bevande per aperitivo

È estate, c’è voglia di vacanze, mare, sole, e di stare all’aria aperta. Nelle serate in compagnia o in spiaggia è bello rinfrescarsi con una bibita.

Dissetanti, fresche e colorate, le bevande che possiamo trovare tra i banconi dei bar sono molteplici ed hanno una storia affascinante. Alcune sono ancora in voga, altre più dimenticate, ma ognuna ha una sua ricetta, creata da scienziati o farmacisti.

Tralasciano le note Cola andiamo a ricordare alcune tra le più conosciute. In un precedente articolo cui vi rimando, abbiamo parlato del Crodino e del Sanbitter, nati come aperitivi negli anni ’60 in una competizione aziendale all’aperitivo più stuzzicante, con una formula ricercata da esperti.

Chi non ricorda per esempio i nonni dentro un bar chiedere una Spuma bionda o rossa? Forse un po’ ȃgé, la spuma nasce negli anni ’20 ed è una bevanda zuccherata gassata e aromatizzata.

Sempre negli anni ’20 ed oggi ancora in voga, nasce anche la Cedrata, prodotta dai cedri e creata in seno alla Cedral Tassoni farmacia storica di Salò, che in seguito alla separazione della produzione dei farmaci dalla distilleria, nel 1921 inventa lo sciroppo di cedrata da diluire con acqua; la versione odierna nelle classiche bottigliette, entra in commercio a metà degli anni ’50, addizionando allo sciroppo diluito l’anidride carbonica. Altra bevanda nata in seno alle farmacie è l’Acqua Tonica, la cui scoperta si deve a John Jacob Schwepps in Inghilterra alla fine del 1700 e veniva miscelata con il Gin. Successivamente alla ricetta originale viene aggiunto il chinino per proteggere dalla malaria gli ufficiali dell’esercito britannico che si trovavano nelle colonie indiane.

Prodotto da un agrume molto amaro e importato nel 1500 in Liguria dalla Cina è il Chinotto, che vede le sue origini (contese tra la San Pellegrino e la Neri di Capranica) nel 1932. Altra bevanda il Gingerino, anch’essa bevanda zuccherata, gassata venduta in bottigliette monodose, e prodotta dalla Recoaro ha come ingrediente base lo zenzero.

Ed è italiana anche l’invenzione dell’Aranciata nella formula così come la conosciamo, creata nel 1932 in seno alla San Pellegrino (mentre le concorrenti americane Fanta e francesi Orangine sono nate successivamente). Della San Pellegrino esiste anche l’Aranciata Amara, molto in voga negli anni ’80. E voi quali bevete? Scrivetecelo nei vostri commenti.

Stefania Tacconi

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