Si chiede a Luigi de Mossi, sindaco di Siena, “perché si voglia riproporre a Siena la presenza del discusso filosofo Diego Fusaro, già ospite della nostra città nel 2020”. Questo lo si legge in un’interrogazione del gruppo consiliare del Pd che ha come argomento il festival SI Siena.
Fusaro, lo ricordiamo, sarà presente domani della kermesse in un’iniziativa “Libertà o salute? Una vera alternativa?”. Il filosofo presenterà il suo libro “Golpe globale – Capitalismo terapeutico e gran reset” dove, come recita una nota “mostra come l’emergenza sia diventata un metodo di governo a cui il potere ricorre per una ristrutturazione in senso oligarchico e autoritario dell’economia, della società e della politica. Celebre voce fuori dal coro nel dibattito pubblico italiano, Diego Fusaro analizza come la gestione della pandemia di Covid-19 lascerà un’impronta minacciosa e duratura sul futuro dell’umanità, al di là degli aspetti sanitari”, si legge. Già nello scorso gennaio 2020 un evento, al Santa Maria, con Diego Fusaro creò diverse polemiche: allorafu presentato “Bibbiano – il gender è già tra noi”.
L’appuntamento con il docente di filosofia all’ ”Istituto Alti Studi Strategici e Politici” di Milano non è il solo punto interrogativo a cui i consiglieri del Pd chiedono risposte: nel mirino dell’atto finisce anche l’Accademia dei Silenti, “soggetto organizzatore del Festival, è stata fondata solo nel 2019 e non ha alcun curriculum esperienziale precedente all’affidamento da parte del Comune di Siena”.
I consiglieri, nel documento, ricordano come, dopo la delibera della Giunta comunale del 2020 per realizzare un festival dedicato al linguaggio e alla comunicazione, venne pubblicato un avviso di manifestazione di interesse, con scadenza fissata alle 13 del 3 aprile. “Pervennero due domande, una delle quali (secondo la determina dirigenziale) pervenne alle ore 13.43, venendo per questo motivo scartata – ricordano i dem-. “Fu quindi accettata l’unica proposta presentata dalla Ass. Culturale Accademia dei Silenti con sede in Bologna Via Altabella 3, definita come coerente con le aspettative dell’Amministrazione e ammissibile nella parte economica dove si prevede un ribasso del 2%”.
Da qui la richiesta di spiegazioni al sindaco sul “perché ci si è accontentati di valutare una sola proposta di programmazione culturale (eventualmente riaprendo il bando) per allestire un evento importante, nel quale il Comune investe decine di migliaia di euro, per di più di un soggetto assolutamente novizio nell’esperienza, costituito da pochi mesi”, ed ancora “perché non si sia, invece, percorsa la strada di valorizzare competenze locali sia nell’organizzazione che nella parziale partecipazione al programma degli eventi ed incontri”.
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