FMS chiude i festeggiamenti dei vent’anni con il regalo più ambìto: il ritorno di Siena nella rete museale

FMS conclude i festeggiamenti dei venti anni con il regalo più ambito: il ritorno dopo cinque anni del Capoluogo nella rete museale.

L’annuncio è arrivato nella conferenza stampa odierna, fatta per trarre un bilancio su quanto fatto in quest’anno speciale dove si è celebrato l’importante anniversario.

La formalizzazione resta il passaggio più atteso (di recente è stata revisionata la bozza di delibera di consiglio, ndr.) ma in conferenza si dà come punto in via di definizione. Già da tempo comunque si sapeva che l’interlocuzione tra i due enti avrebbe portato alle nuove nozze tra le parti, dopo il divorzio del 2019.

Tant’è che la mostra dedicata a Neri e a Luzi, ospitata ai Magazzini del Sale ed ancora visitabile, era stata vista, per stessa ammissione del sindaco Nicoletta Fabio e del direttore scientifico Elisa Bruttini, come l’iniziativa che de facto rendeva operativa l’intesa.

L’evento odierno “non vuole essere un’autocelebrazione”, ha detto il presidente di FMS Alessandro Ricceri che poi ha introdotto i programmi del futuro triennio 2024-2027. Gli oltre quaranta musei di FMS si dovranno trasformare in hub dinamici per il territorio. “Intendiamo portare queste strutture fuori, nei loro territori”, ha aggiunto Ricceri.

Nei programmi della Fondazione c’è l’idea di interagire ancor di più con i comuni attraverso linee tematiche innovative ed incentrate su educazione al patrimonio, inclusione, benessere e sostenibilità. I musei dunque dovranno essere interpretati come nodo strategico per far partire un circuito turistico di qualità. Ecco perché resterà centrale lo strumento di FMS card.

Non meno importante è l’aspetto della digitalizzazione e della fruizione delle opere online: “C’è una polemica in corso con il Ministero della Cultura sui costi e sulla burocrazia per accedere alle opere in digitale per poi dare vita alle pubblicazioni  – prosegue il presidente – . Crediamo che il patrimonio della provincia di Siena debba essere valorizzato e non messo in difficoltà dalla burocrazia e dai costi eccessivi. Ecco perché faciliteremo la disponibilità delle immagini delle nostre opere”.

Tra i punti di forza per il futuro anche un finanziamento ottenuto da un bando di Cassa Depositi e Prestiti sul progetto “La cultura rende giovani”: l’obiettivo, avviato già con un progetto finanziato dalla Fondazione MPS con la linea “Vie d’uscite culturali”, sostiene la realizzazione di attività dedicate ai pubblici in età avanzata.

Ma il momento dicevamo è anche quello di tracciare un bilancio dell’anno appena passato segnato dalle migliaia di visitatori, dalle cinque mostre organizzate, da un convegno con esperti internazionali di museologia e da una rete che si è rafforzata con nuovi ingressi.

Il racconto dei 365 giorni è stato raccolto in un video di 3 minuti (link qui)  pubblicato sui canali social della Fondazione. “Documenta e interpreta perfettamente l’intensità e l’entusiasmo dei dodici mesi appena trascorso e le modalità in cui abbiamo cercato, con tante iniziative, di coinvolgere diverse tipologie di pubblici spesso in chiave emozionale, di aprire nuove strade per la valorizzazione dei nostri musei”, osserva il direttore scientifico Elisa Bruttini che parla di una FMS “sempre più riconosciuta e stimata nel panorama museale locale e italiano”.

Bruttini tra l’altro lascerà il ruolo momentaneamente per attività di studio con l’Università, “ma la Fondazione resta in buone mani”, ha affermato scherzosamente. La sua figura sarà momentaneamente sostituita da quella di un coordinatore per cui è stato fatto un bando e per cui sono in corso le operazioni di selezione.

Al vicepresidente Andrea Marrucci il compito di rivolgere l’appello alla Toscana “affinché Fondazione Musei assuma un ruolo di rilevanza regionale” perché, ha aggiunto, “è evidente che l’impegno profuso merita un riconoscimento maggiore”.

“Penso che se uno volesse approcciarsi alla storia del Comune di Poggibonsi, non la potrebbe comprendere bene se non visita il museo di Buonconvento, che ha legami con il nostro territorio e con lo sviluppo del nostro settore produttivo. Dunque per conoscere le comunità locali ci rendiamo conto che dobbiamo fare un pezzo di strada in più”, ha chiosato il presidente della provincia e sindaco di Poggibonsi David Bussagli.

“Dodici mesi fa esatti, il 23 gennaio scorso, infatti, FMS lanciava il calendario di iniziative pensate per celebrare i venti anni dall’atto costitutivo del sistema che riunisce e coordina oltre 40 musei della provincia di Siena. Il calendario era ambizioso e intenso, già sulla carta; la sua realizzazione lo è stata persino oltre le aspettative”, spiega la Fondazione in una nota.

Marco Crimi